Paolo Cento osserva il nuovo provvedimento del Consiglio di Stato riguardo la tessera del tifoso:
“La decisione del Consiglio di Stato di dichiarare la tessera del tifoso illegittima non avrà conseguenze giuridiche immediate, bisognerà attendere la decisione del Tar che è però vincolata dal parere di oggi”. “Il primo elemento certo è che il Consiglio di Stato rimanda al Tar la decisione sulla illegittima. Ora il Ministero degli Interni e l’Osservatorio per non fare brutta figura dovranno prevenire la decisione del Tar con una decisione che vada nella direzione intrapresa dal Consiglio di Stato”.
Poi si passa alla questione tecnica elencando i vari passaggi della norma, l’impatto e la ricezione sul calcio italiano:
“La tessera del tifoso è una norma amministrativa, non è mai stata approvata in Parlamento come legge. Come sappiamo sono sindacabili le leggi, che devono essere costituzionali, figuriamoci le norme amministrative del Governo che devono essere giuridicamente approvate. Questa decisione fa giustizia di tutti gli addetti ai lavori, tesserati e tifosi che in questi anni hanno combattuto per una libertà individuale imprescindibile. La libertà individuale, il punto critico sulla schedatura sollevata anche da Daniele De Rossi, e sulla discriminazione ovvero la condanna aggiuntiva che impediva l’accesso alla tessera a persone con precedenti come il daspo, già scontati ma non per questo in diritto di avere lo stesso servizio di altri. Inoltre c’è il problema della concorrenza. L’Istituto Bancario che si aggiudica la “grande partita della tessera del tifoso” ha fatto bingo. Anche in questo aspetto commerciale non c’è la possibilità di scelta per la gente, ma una costrizione e unica via per accesso alla tessera”.