Sfida delicata, quella che attende gli uomini di Luis Enrique, impegnati alle 20.45 al “Massimino” di Catania. I giallorossi sono forti di 4 vittorie consecutive, delle quali tre in campionato ed un in TimCup . Totti&co. stanno scalando la classifica, avendo conquistato 10 punti nelle ultime 4 partite di campionato. Un ulteriore risultato positivo segnerebbe un record stagionale. La Roma ha totalizzato finora un totale di 27 punti, dei quali 13 in trasferta. Di fronte ci sarà il Catania, 22 punti, 14 raccolti tra le mura amiche.
La Roma dovrà fare a meno di Osvaldo, che con 46 tiri in porta è il miglior tiratore giallorosso. Subito dietro Francesco Totti con 26. Il Catania risponde con Almiron e Lodi, entrambi con 32 palle scagliate verso la porta avversaria. Uomo assist senza eguali è Miralem Pjanic: 34 i palloni serviti ai compagni, per 6 volte decisivi. Il Catania non ha un giocatore di pari livello e importanza.
La Roma non subisce gol in gare ufficiali da 277′ cioè dallo scorso 18 dicembre quando, espugnò il San Paolo rifilando un netto 3-1 al Napoli. L’autore del gol partenopeo, nell’occasione, fu Hamsik all’83’: da allora si contano i restanti 7′ di quel match, più le due intere partite di campionato vinte per 2-0 contro Bologna (in trasferta) e Chievo (in casa) e il match interno di coppa Italia vinto per 3-0, contro la Fiorentina. Il risultato è uno Stekelenburg imbattuto da 277 minuti. Erano 4 anni che la Roma non poteva contare su un’imbattibilità così consistente: c’era Doni tra i pali, inviolabile per le prime 4 gare ufficiali del 2007-08, per un totale di 467 minuti.
Una menzione particolare la merita colui che siederà, questa sera, sulla panchina etnea: Vincenzo Montella. Per la prima volta l’aeroplanino affronta – da tecnico – la Roma, club in cui ha prima militaton(dal luglio 1999 al gennaio 2007 e nel 2008/09, totalizzando 258 presenze ufficiali con 102 reti segnate) conquistando 1 campionato italiano (2000/01), 1 supercoppa di Lega (2001) ed 1 coppa Italia (2006/07). Della Roma non è stato solo grande attaccante, ma anche allenatore. Prima nel settore giovanile nella stagione 2009/10 e poi passando alla guida della prima squadra nel febbraio 2011, dopo le dimissioni di Ranieri, totalizzando 16 panchine ufficiali (7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte).