Alle 11.30 di questa mattina, presso il Centro Tecnico Fulvio Bernardini, il tecnico giallorosso Luis Enrique ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa, alla vigilia della sfida di campionato fra Roma e Chievo. Ecco le sue dichiarazioni:
De Rossi, ieri avete parlato con Pallotta e i dirigenti? Il City offre tanti soldi al giocatore, lei lo vede combattuto? E la società cosa pensa?
“Ieri non abbiamo parlato di questo, era una cena con i proprietari, per parlare di altre cose. Non ho nessun dubbio che Daniele rimarrà alla Roma, ma è un mio pensiero. Poi loro stanno parlando, non sono preoccupato. Rimarrà perchè è la cosa che lui vuole”.
Sarebbe una cosa romantica, rinunciare a dei soldi per la passione
“Si, e non sarebbe la prima volta che succede. E’ per quello che non sono preoccupato per lui, so cosa significa per lui la Roma”.
La Roma ha bisogno di un altro attaccante?
“Se arriva Messi è titolare! Su Borriello non cambia niente l’infortunio di Osvaldo. Per me è un peccato per Osvaldo, come calciatore e persona sta diventando un riferimento per noi. Ma queste cose succedono sempre, per quello bisogna avere la squadra. Ci mancherà ma mi fido della mia rosa, non ho chiesto nessun attaccante perchè ne abbiamo altre. Abbiamo Caprari, Piscitella, Ciciretti. Non c’è nessun problema. Anzi, ho chiesto alla società di lavorare con meno calciatori”.
De Rossi può andare via a gennaio?
“Assolutamente no. Non penso che andrà via a gennaio, un calciatore di questo livello doveva aver rinnovato tanto tempo fa. A gennaio no, per me non è una possibilità”.
Arrivare a 23 giocatori andrebbe bene o vorrebbe ridurre ulteriormente la rosa?
“Ridurla un altro po’ non sarebbe un problema. Ci sono anche tanti bravi ragazzi in Primavera che non sarebbero la prima scelta ma potrebbero aiutare la squadra”.
L’avventura di Pizarro è finita?
“E’ un calciatore della Roma. Ci sono delle regole, poche, e quando non si seguono ci sono delle conseguenze. Siamo una squadra, una piccola famiglia, e tutti sanno cosa fare. Ora lui è in Cile per un problema personale, che speriamo si risolva il prima possibile. Quando torna vedremo quale sarà il suo pensiero”.
Come sta la squadra in vista della gara contro il Chievo?
“La sosta potrebbe essere un punto a nostro favore. Sarà una gara difficile, contro un avversario che ha un grande posizionamento difensivo e che riparte bene. Sarà una squadra difficile, farà una buona partita. Ha giocato bene contro la Lazio e avrebbe meritato la vittoria. Non so cosa accadrà ma voglio vedere la stessa voglia, la stessa predisposizione a fare tutti sia la fase offensiva che difensiva, a fare il gioco”.
Sulla partita di domani. Avete finito bene il 2011 e avete iniziato un po’ più tardi. Come sta la squadra e che problemi potrebbero esserci domani?
“Era di certo il miglior momento delle prime 16 giornate, ma la sosta può essere un buon punto per ripartire per noi. Sarà una partita difficile contro una squadra che ha buone capacità difensive e in ripartenza. Ha già fatto un’ottima partita contro la Lazio e per noi è uno stimolo fare ancora meglio. Mi aspetto che i ragazzi siano molto motivati e voglio vedere una squadra che faccia entrambe le fasi tutti insieme, una squadra che cerca spesso il gol”.
Con quello di Osvaldo sono arrivati a 13 gli infortuni ai flessori in questa stagione. Sa trovare una spiegazione?
“Il calcio è uno sport molto duro. I giocatori hanno bisogno di una vita quasi monacale. È difficile perché sono giovani, ma si deve vivere ogni momento con professionalità, ma c’è sempre questa possibilità. Osvaldo si è infortunato per un colpo di tacco, un movimento pericoloso, ma comunque non sono preoccupato”.
Osvaldo forse in questo momento era l’infortunio peggiore che potesse capitare. Cosa cambierà in avanti? Cosa si aspetta da Bojan?
“Ho tante possibilità: posso mettere Totti come punta oppure mettere un altro giocatore come trequartista. Bojan è uno dei tanti e io voglio sempre concorrenza. Abbiamo bisogno di tutti i calciatori e avranno tutti la loro possibilità”.
I vostri allenamenti sono molto agonistici. Può essere una chiave per gli ottimi risultati ottenuti?
“La chiave secondo me è che come ti alleni così giocherai. Se sei capace di allenarti bene ogni giorno puoi fare bene anche in partita. Ci dà fiducia per affrontare ogni partita con il miglior atteggiamento e sono convinto che è la strada giusta”.
Si sono fatti i nomi di diversi giocatori per rimpiazzare Osvaldo. Lei preferirebbe Amauri o Quagliarella?
“Su questo decide la società. Io devo solo far lavorare la squadra e farli giocare come voglio. Se la socieà pensa che ci sia qualche giocatore che può rinforzare la squadra me lo fa sapere e insieme decidiamo”.
Ma se potesse scegliere tra i due?
“Direi sempre Messi”.
Come ha trovato i ragazzi a livello fisico e mentale dopo la sosta?
“Noi abbiamo fatto alcuni giorni di riposo di Trigoria, ma tutti avevano dei programmi personali da fare. Il preparatore atletico ha dato questi programmi personalizzati che tutti devono rispettare. I giocatori li ho trovati bene, hanno voglia di fare e hanno fiducia e ora dobbiamo continuare questa striscia positiva”.
Fonte: Redazione Gazzetta Giallorossa