“Non c’è una chiave tattica per la nuova solidità difensiva. È il lavoro che paga. Ora i miei giocatori hanno capito che i pericoli ci sono contro qualunque squadra. Sono soddisfatto, finalmente riusciamo a giocare meglio a calcio e anche vincendo”.
Di chi è merito?
“Sempre dei calciatori. Questa interpretazione del gioco è merito loro. Mi fa piacere che si stanno anche divertendo”.
Qualcosa che non le è piaciuto oggi?
“Dopo una sosta questa partita mi preoccupava un po’, ma una volta che ho visto come siamo entrati in campo e la grande voglia dei ragazzi mi sono tranquillizzato. De Rossi? Dopo il raddoppio l’ho visto un po’ stanco, dovendo fare tre gare in sei giorni ho preferito sostituirlo”.
All’inizio Bojan a sinistra e Lamela a destra poi li ha invertiti ed è arrivato il rigore.
“A volte va tutto come pensi e altre volte no. È il calciatore che deve interpretare e tutti lo hanno fatto alla perfezione. Ora pensiamo alla Fiorentina in Coppa Italia”.
A che punto è la sua Roma? “Ottanta per cento no. Ma ogni risultato che arriva in più ci da fiducia. Però la cosa che mi fa piacere è che andiamo sempre a cercare il pallone e cercare il gol. La nostra proposta in casa e in trasferta e la facciamo sempre”.
Bojan ossessione per il gol? Rosa solo da sfoltire?
“Bojan ogni volta che è entrato in campo è stato fondamentale, oggi anche molto bene e ha fatto un lavoro difensivo impagabile. Osvaldo può ancora aiutare la squadra, anche nello spogliatoio. Se la società trova uno che fa al caso nostro bene, altrimenti abbiamo i ragazzi della Primavera. Non c’è fretta. Se vanno via i calciatori che non possono avere spazio meglio, perché voglio vedere i ragazzi della Primavera. Caprari mi aspetto che resti”.
Roma diversa tatticamente?
“Noi cerchiamo di fare sempre lo stesso poi dipende dall’avversario. Terzini più alti o più bassi, non c’è una regola matematica. Mercoledì voglio vincere con la Forentina, la partita di Firenze è stata un’ingiustizia”.
Dove potete arrivare? “Non sono un mago”.
Totti e De Rossi hanno sempre avuto belle parole per lei. Si è creato un bel feeling? “E’ un rapporto speciale perché so quello che pensa un calciatore. Io dico loro in faccia il mio pensiero e loro fanno lo stesso ma c’è stato sempre rispetto reciproco. Sono felicissimo per la doppietta di Francesco”.
Che campionato ha visto in questi mesi, come si trova? “Noi allenatori soffriamo sempre, se perdi dicono tutti che non capisci niente di calcio. Ma qui sto benissimo, mi trovo veramente bene. Non sono un marziano sbarcato sulla terra”.
A cura di Angelo Maria Papi