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CORRIERE DELLA SERA. De Rossi, tutto in sospeso. Pizarro in Cile

De Rossi si dispera

(G. Piacentini) – Ormai il toto-De Rossi ha ufficialmente preso il posto del toto-Luisito. Se fino a qualche tempo fa il gioco più in voga era cercare di capire la formazione che avrebbe mandato in campo l’allenatore spagnolo, ora tutti cercano di indovinare il futuro di Daniele De Rossi. Anche in Inghilterra, dove è possibile scommettere – due giorni fa la quota per un suo passaggio al City era crollata a 1.25 – sulla questione. D’Oltremanica però arrivano anche delle bufale. Secondo «The Indipendent», De Rossi starebbe prendendo lezioni d’inglese da un insegnante privato. Sarebbe questo il segnale inequivocabile di un prossimo passaggio al City. Sempre ieri la redazione inglese di Sky Sport ha riportato invece la notizia secondo cui Daniele avrebbe rinunciato ai milioni del City, scegliendo di rimanere a Roma. Nulla di strano, se la «fonte» non fosse Claudio Pasqualin («De Rossi e la Roma troveranno un accordo») confuso con il vero procuratore di De Rossi, Sergio Berti.

Proprio Berti è l’uomo più ricercato della Capitale. L’incontro col d.g.Baldini che dovrà mettere la parola fine alla telenovela sul rinnovo non è ancora stato fissato. Sempre dall’Inghilterra, Roberto Mancini sembra averci messo una pietra sopra. «De Rossi è un campione ma gioca per la Roma, una squadra importante, la squadra della sua città. Non so se la lascerà». Un buon segnale per la società giallorossa. Da Trigoria gli risponde Miralem Pjanic. «Non riesco nemmeno a pensare – le sue parole –ad una Roma senza De Rossi. È un giocatore così forte. Abbiamo bisogno di lui e spero che si facciano gli sforzi giusti per trattenerlo». E De Rossi? Ieri dopo l’allenamento – ha svolto lavoro differenziato per il terzo giorno consecutivo – alcuni tifosi lo hanno fermato per chiedergli degli autografi, invitandolo a mettere la sua firma sul contratto. Lui non si è sottratto ma è rimasto in un silenzio imbarazzato. Non un bel segnale per la Roma.

Capitolo Pizarro: il cileno martedì è stato protagonista di una pesante lite con Luis Enrique (si è rifiutato di fare gli esercizi di stretching, uscendo prima dal campo), sancendo in pratica il suo addio. La società, che in un primo momento aveva deciso per la linea dura (multa e allenamento da solo), è parzialmente tornata sui suoi passi davanti alle scuse del giocatore, che ha spiegato di avere dei gravi problemi familiari che lo costringono a tornare in Cile. Permesso accordato e niente multa. Ma probabilmente al suo ritorno il cileno non sarà più un calciatore giallorosso.
Oggi Osvaldo sarà sottoposto ad una ecografia per quantificare l’entità della lesione alla coscia destra. La previsione è di due mesi di stop. Domenica contro il Chievo (ore 15 arbitra Russo) si ripartirà dal tridente Totti-Lamela-Bojan, provato ieri in allenamento da Luis Enrique. Oggi, infine, arriva a Roma James Pallotta.

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