(R.Loria) – Alzi la mano chi un anno fa, di questi tempi, aveva sentito parlare di James Pallotta. Pochi certamente e, di sicuro, appassionati di finanza e fondi di investimento. Difficile che un semplice appassionato di calcio potesse conoscere quello che negli Stati Uniti è conosciuto come il re dei fondi di investimento. Un uomo che per anni è stato nella top 15 dei manager più pagati d’America, ma la cui fama in Italia si è diffusa solo quando il suo nome è stato associato alla Roma e al passaggio di proprietà che ha visto protagonista la società capitolina.
ITALOAMERICANO – Forse non è un caso che James Pallotta abbia scelto proprio Roma e la Roma per tornare in Italia e iniziare a investire nel nostro paese. In molti la definiscono una mozione d’affetti. Già perché la storia di James Pallotta è iniziata a una sessantina di chilometri da Roma, a Poggio Nativo, provincia di Rieti, da dove il nonno Vincenzo Savioli partì per gli Stati Uniti alla ricerca di fortuna nel lontano 1912. Due generazioni sono passate e non si può dire che il destino dei discendenti di Vincenzo Savioli non sia cambiato. Le due sorelle di James, Carla e Christine, oggi sono proprietarie di un ristorante italiano nel North End, il quartiere italiano di Boston, dove i tre Pallotta sono nati e cresciuti. Tanto per comprendere quanto le radici siano importanti in famiglia. Mentre loro si occupano del loro ristorante gioiello il fratello gestisce e investe miliardi di dollari, gira il mondo a bordo del suo jet privato e, quando gli impegni professionali lo permettono, si gode la sua villa da 2000 mq, 20 stanze, parco a perdita d’occhio e piscina olimpionica (valore di mercato 21 milioni di dollari).
CURRICULUM – Ma James Pallotta come è diventato James Pallotta? Ovvero, come è diventatol’uomo che guadagna 200 milioni l’anno? Prima di tutto con una preparazione di altissimo livello: nato nel 1958, si è laureato alla University of Massachussets e ha poi conseguito (nel 1981, a soli 23 anni) il Master in Business Admistration alla Northeastern University di Boston. Da lì è partita la sua carriera di analista finanziario prima per la Essex Investment Management e poi (il salto di qualità) per la Tudor Investments, società da 15,4 miliardi di dollari con sede a New York. Pallotta si impone così come uno dei top hedge fund manager degli Stati Uniti e crea un proprio fondo, il Raptor (trasformato da Raptor Global in Raptor Evolution a seguito della crisi economico-finanziaria che ha colpito gli USA nel 2009), che oggi rappresenta la spina dorsale delle sue attività.[…]