(R. Maida) – Elenca le lingue che conosce, quasi per scusarsi del ritardo: «Parlo francese, inglese, tedesco, bosniaco, lussemburghese. Presto imparerò anche l’italiano che già capisco abbastanza, per quanto riguarda i termini calcistici. Ma non mi sento ancora sicuro e non voglio fare errori». E così il professorMiralem Pjanic sceglie di parlare in francese per la prima conferenza stampa dell’anno a Trigoria. Meglio farsi capire bene, se non c’è niente di male.
LA CRESCITA – Perfezionista dialettico e perfezionista in campo, il ragazzo, un condensato di fresca allegria, pieno di sorrisi per tutti: «Non avete ancora visto il vero Pjanic. Ho fatto molti assist (sette, ndr) e un gol ma so che posso fare di meglio. Sono arrivato qui da pochi mesi e mi sto ambientando. Sento che le cose vanno sempre meglio. Però vorrei essere più decisivo, segnare di più, incidere maggiormente nelle zone del campo che contano» .[…]
SPERANZE – Dal rendimento individuale a quello della squadra: «Ho sempre avuto fiducia nelle nostre potenzialità. E sono convinto che se continueremo sulla strada lasciata prima della sosta ci toglieremo molte soddisfazioni. Sicuramente l’infortunio di Osvaldo, come la cessione di Borriello, è un problema, ma siamo in tanti e possiamo fare risultati importanti» . Quali? «Non lo sappiamo. Abbiamo recuperato un po’ di ritardo in classifica, raggiungendo un buon livello di prestazioni. Non dobbiamo farci travolgere dall’entusiasmo. Di questo passo però arriveremo in alto» . Forse l’evoluzione della Roma si deve anche al fatto che Luis Enrique ha trovato una formazione base. Pjanic conferma: «E’ possibile che questo abbia portato stabilità, anche se tutti i giocatori della rosa hanno possibilità di andare in campo» . La svolta è arrivata dopo Firenze: «E’ stata dura ripartire perché avevamo chiuso con tre espulsioni, moralmente eravamo molto giù. […]
FUTURO – E forse l’impennata di dicembre potrà convincere De Rossi a firmare il rinnovo: «Non voglio nemmeno pensare che ci lasci. Serve uno sforzo da parte di tutti per farlo rimanere alla Roma. Senza Daniele saremmo sicuramente meno forti» . Ma un’eventuale addio di De Rossi non lo condizionerà: «Io ho firmato per quattro anni e intendo rispettare il mio contratto. O magari allungarlo. Sono felice in questa città, la più bella del mondo. Se tutto andrà bene non avrò ragione di andarmene, anche perché sono convinto che il nostro club abbia piani ambiziosi. E poi mi piacerebbe diventare come Totti, uno dei calciatori più bravi che abbia mai visto. Senza Francesco non è la stessa Roma e ce ne siamo accorti in questi mesi»[…]