(A. Ghiacci) – «Ma se il Barcellona lo ha lasciato partire, può essere un fenomeno?» . Questa la domanda che tanti tifosi giallorossi si stanno facendo in queste ore a proposito di Bojan Krkic. Il giovane attaccante spagnolo è arrivato alla Roma l’estate scorsa, ma ancora non ha convinto appieno. E allora ecco che domande, considerazioni e dubbi spuntano fuori con insistenza: 3 gol in 20 presenze, non sono bastati a convincere l’ambiente romanista delle sue doti. A un certo punto a Bojan era stata affibiata l’etichetta del giocatore ottimo quando entra a gare in corso, quello che serve pre spezzare l’equilibrio. (…)
GRINTA – Nel processo di rinnovamento della rosa, la Roma ha deciso di puntare sul giovane Bojan, anche perché il giocatore è frutto della scuola calcistica che il club giallorosso sta cercando di importare a Trigoria: quella del Barcellona. In più la giovane età e la voglia di emergere – dopo che lo spazio con Guardiola per lui era diventato pochissimo – hanno fatto il resto e Bojan si è trasferito in prestito a Roma. Con una formula particolare che prevede, nel caso in cui i giallorossi decidessero di riscattarlo, un investimento di 27 milioni al termine della stagione 2012-2013 (la prossima), quando cioè scadrà il prestito. Difficile immaginare ora come finirà. Di sicuro c’è che Bojan, dopo alcune prestazioni che hanno lasciato tanti dubbi – soprattutto per le tante occasioni create e poi finite nel nulla sul più bello – è pronto a non mollare. E a dare tutto per dimostrare di avere ben altre doti: «A Roma sono stato accolto benissimo, tutti mi hanno fatto sentire subito a casa. So di non essere ancora riuscito a far vedere chi sono, anche io sto apettando il vero Bojan. Ho voglia di dimostrare ai tifosi che so fare di più, sono pronto a fare il massimo e anche di più, darò il meglio di me» .
PROBLEMI – Tecnicamente un giocatore come Bojan non si discute. Il problema, in un campionato come quello italiano, è forse fisico. Piccolo davvero, lo spagnolo, per tenere testa ai difensori della serie A: l’esempio è la sfida con Chiellini nella sfida di una settimana fa in Coppa Italia (Juve-Roma 3-0 martedì scorso), in cui Bojan è praticamente sparito di fronte al mancino azzurro. E poi le tante, troppe occasioni sprecate, quando c’era solo da far gol e invece è arrivato l’errore all’ultimo tocco. (…)