(A. Ghiacci) – Si era cominciato a capire, perché il pallone, in alcune zone del campo, non scorreva più. Difficoltà nei passaggi, azioni innocue che rischiavano di diventare pericolose da entrambe le parti, scivolate al limite del lecito. Si era cominciato a capire: così non si poteva andare avanti. E allora Tagliavento ha cominciato a paventare l’ipotesi-interruzione [… ]Qualche giocatore però insisteva, voleva giocare. Taddei per esempio ha ripreso il pallone lanciato da Tagliavento e lo ha buttato in una parte dove un rimbalzo cè stato. Altri però non erano d’accordo. Totti e De Rossi per esempio, avevano detto ai giocatori del Catania che forse era meglio fermarsi. Il capitano giallorosso, alla prima interruzione, ha subito colto l’ocasione per scherzare e stemperare gli animi: «Domani no, domani non posso giocare, devo andare al cinema…» . Poi Tagliavento ha fatto un altro tentativo. Pochi minuti però: alla fine ecco la sospensione.
RECUPERO – E ora che si fa? Le prime voci hanno parlato di un possibile recupero già oggi (ci aveva pensato la battuta di Totti a bloccare l’ipotesi): 8 o 15 febbraio, ecco la soluzione a cui sono giunte le due società. Dipende dalla coppa Italia: la Roma, se dovesse battere la Juventus il prosimo 24 gennaio, passerebbe alla semifinale, l’andata della quale è in programma proprio l’8 febbraio. Se la Roma passa si gioca il 15, altrimenti l’8. La soluzione tra i club è stata trovata abbastanza facilmente. Entrambi i fronti erano dispiaciuti di non aver chiuso ieri sera la pratica, e allora hanno sistemato tutto per la prima data possibile.