(A. GHIACCI) –Francesco Totti e Marco Di Vaio sono molto amici, si stimano e si vogliono bene.Entrambi romani, entrambi attaccanti, entrambi goleador. Il loro legame è nato da ragazzi, ai tempi del settore giovanile.Sponde opposte, uno alla Roma e uno alla Lazio. Proprio grazie a un altro biancoceleste Totti ha conosciuto Di Vaio: il capitano giallorosso era amico di Alessandro Nesta, con il quale aveva vissuto tutta la trafila delle nazionali giovanili, e il difensore milanista si ritrovò compagno Di Vaio alla Lazio, da lì fu facile iniziare un bel rapporto, tra romani si capirono subito. Poi l’anno di nascita in comune, il 1976 (27 settembre Totti, 15 luglio Di Vaio).
Oggi si ritroveranno di fronte, da avversari, capitani entrambi. (…).Davvero un bel rapporto, Totti e Di Vaio parlano sempre bene l’uno dell’altro. Oggi saranno avversari, prima della partita si abbracceranno, felici di vedersi ancora una volta. In attesa delle prossime giornate al mare.
IL CAPITANO GIALLOROSSO
Ancora lui al centro della Roma, per la nona partita consecutiva, sempre a dispetto di chi sostiene da anni che «è un giocatore finito». Perché passano gli anni, ma la Roma non può mai fare a meno di Francesco Totti. Quest’anno poi è iniziata una nuova storia, con lo spostamento dal ruolo di centravanti a quello di regista d’attacco. Anche se per uno come lui, in accordo con Luis Enrique, la posizione è solo di partenza: «In campo è libero di muoversi come meglio crede» ha detto il tecnico giallorosso. E proprio con l’allenatore si è creato un bel raporto, fatto di stima reciproca. Rapporto sul quale la Roma ha costruito buona parte dei suoi ultimi successi in campionato.
CERTEZZA – L’ultima volta che Totti non giocò fu a Firenze, una trasferta dopo quale il progetto della Roma sembrava essere già arrivato al capolinea. Dopo quel ko (3-0 per la Fiorentina) Totti riprese il suo posto in squadra: contro la Juve, poco prima di Natale, Buffon gli parò il rigore della possibile vittoria, e la piccola ma dura contestazione che ne seguì fece sì che il capitano giallorosso minacciasse di lasciare. Da allora, però, solo sorrisi. E punti. (…)
GOL- Ha atteso tanto, quasi otto mesi, prima di tornare al gol. E infatti, dopo il primo rigore contro il Chievo ha tirato su la maglia: sotto ce n’era un’altra con la scritta «scusate il ritardo». Da quel momento ha fatto uno scatto di altre 3 reti (un altro rigore al Chievo e la doppietta con il Cesena) che gli hanno permesso, arrivando a quota 211 in serie A, di superare Nordahl nel record di marcature con una sola maglia. (…)
FORZA – Totti sta bene, è in splendida forma, e non vuole fermarsi. I complimeti gli arrivano da tutte le parti. Il rischio, spontadosi dall’attacco alla trequarti, era quello di farlo faticare troppo, con la conseguenza di perdita di lucidità negli ultimi 16 metri. Invece no: Totti organizza tutta la manovra offensiva e in più – grazie alla libertà di movimento – cerca di andare in rete, per la Roma e per se stesso. «Se avessi cominciato la carriera da attaccante sarei già arrivato a 300 gol» ha detto dopo la doppietta al Cesena. Arrivato a 211 vuole la seconda piazza (Nordahl, 225 gol in campionato) e lavorerà ancora tanto per questo obiettivo.
IL CAPITANO GIALLOROSSO
La solita stretta di mano e il solito abbraccio, poi uno da una parte e uno dall’altra, perchè da sempre sul campo le strade di Marco Di Vaio e di Francesco Totti sono divise. Nonostante siano amici veri, nonostante siano amiche anche llary e Malisa, le loro mogli, nonostante passino insieme tante vacanze estive e invernali. Oggi la moglie di Di Vaio sarà all’Olimpico, seguirà la partita insieme a Ilary.
AMICIZIA – E’ facile immaginare che anche questa settimana si siano sentiti al telefono, magari Di Vaio gli avrà anche detto che per la Roma non sarà una partita facile come quella di un mese fa al Dall’Ara, e attenzione, sia Di Vaio che tutto il Bologna credono veramente che sia così, anche perché sarà un Bologna diverso sul piano tattico. Senza dimenticare che a Casteldebole nessuno ha dimenticato la lezione di calcio che il Bologna fu costretto a subire, con la conseguenza che la voglia di riscatto è infinita. Di Vaio nel campionato passato con i suoi due gol consentì al Bologna di raggiungere una Roma che sul 2-0 credeva ormai di poter fare festa. (…)
BATTUTE E AFFANNI – Che Di Vaio in quest’annata abbia passato giorni difficili è sicuro ed è facile intuire che con il suo amico Francesco abbia parlato sia delle sue ansie che di quelle dello stesso Totti, che su per giù a Roma ha vissuto momenti altrettanto complicati, ma ora tutti e due sembrano averli superati, grazie anche ai loro tifosi, che non li hanno mai abbandonati. Perché una cosa è chiara: con il passare del tempo Bologna si è innamorata di Di Vaio, regalandogli cori continui, soprattutto quando lo ha visto in difficoltà. Fin qua Di Vaio ha segnato 5 gol dopo un inizio di campionato vissuto tra troppi affanni e ha sempre detto che sarà importante la salvezza del Bologna e non le sue gioie. Ma chi lo conosce bene sa che almeno in doppia cifra vorrà arrivarci. E lo stesso Pioli e gli stessi suoi compagni di squadra sono straconvinti che ci arriverà. La solita stretta di mano e il solito abbraccio ma prima che ciascuno vada per la propria strada chissà cosa dirà Totti a Di Vaio e come Di Vaio gli risponderà. (…)