(R. Maida) – Avete ancora dubbi sulla magia dei numeri? E’ ora di superarli. Come Francesco Totti ha superato i suoi limiti. Ecco la prova di un destino già scritto: Totti ha raggiunto i 211 gol il 21 gennaio. Cioè il 21-1. Non poteva che essere quello il giorno giusto per superare Nordahl, che è nato nel ‘21 e fino a sabato era il numero. Cifre impressionanti. In linea con il suo rendimento attuale. Con la doppietta segnata al Cesena, la seconda di fila in campionato all’Olimpico otto mesi dopo l’ultima rete su azione, Totti ha diversificato i suoi bersagli: adesso ha segnato a 37 squadre differenti. In più, ha fatto crescere a dismisura la media punti della Roma: con lui in campo sono 2,18 a partita (24 punti in 11 giornate), senza di lui sono0,85. Anche questi numeri aiutano a dissolvere ogni dubbio. Su chi sia il migliore. Cabala e statistiche a parte, Totti vive questo momento come un nuovo punto zero. «Non voglio sembrare presuntuoso ma entro la fine della carriera supererò Nordahl anche nella classifica assoluta dei marcatori» . Gli mancano 15 gol per arrivare a 226 e quindi batterlo. Se ci riuscisse, avrebbe superato due attaccanti fantastici come Meazza (220) e Altafini (216), sistemandosi al secondo posto di tutti i tempi, dietro al solo irraggiungibile: Silvio Piola, che compreso il 1945/46 ha chiuso a 290 reti. «Se avessi cominciato anche io da attaccante – ricorda Totti – di gol ne avrei fatti 300…». E’ l’unico rimpianto di una vita vissuta per la Roma. (…)