(Luca Valdiserri) Il Corriere della Sera e gli altri giornali non hanno inventato nulla. La dirigenza della Roma, semmai, dovrebbe preoccuparsi di chi parla a Radio Ultrà di «giocatori ubriachi, con i bicchieri in mano, che piangono davanti al fotografo… Non pubblico un video di cui sono in possesso per proteggere la Roma». Quello che sapevamo, al contrario, l’abbiamo scritto senza censure o autocensure.
Il vero problema per chi ama la Roma – e cioè in prima fila i suoi tifosi – è però un altro e riguarda quel patto non scritto che Luis Enrique ha fatto con i giocatori. Ha dato loro più vacanze a Natale, ha abolito i ritiri, ha concesso più tempo libero con viaggi in giornata per le partite. Poiché la Roma aveva perso a Torino e visto che la partita contro il Bologna è vicina ci si attendeva un comportamento diverso. Era stato dato un giorno libero per recuperare le forze.
Senza moralismi, la Roma deve restare un gruppo che non ha bisogno del cane da guardia. Il gruppo di chi sa darsi da solo poche ma sicure regole.