(A. Pugliese) – Oggi potrebbe esserci il passaggio di consegne, anche se sarà solo per una partita. Magari perché Luis Enrique deciderà di far riposare Daniele De Rossi(l’affaticamento all’adduttore destro è sparito, ma meglio non rischiare) e al suo posto andrà a giocare nel ruolo di pivote Fernando Gago, che l’ultima partita da titolare la giocò proprio in quello strano pomeriggio di Firenze, il 4 dicembre. Sarà un passaggio di testimone temporaneo, almeno così spera la gente giallorossa, in attesa di sapere cosa farà del suo futuro lo stesso De Rossi. Funzionale Gago, però, è un po’ il simbolo di tutte le rivincite giallorosse. Arrivato tra squilli di tromba, dopo un paio di mesi era stato «bollato» come rottame da rispedire al più presto a Madrid. Poi, però, la forma è cresciuta, così come la fiducia in lui di Luis Enrique. E Fernando è entrato a pieno diritto negli equilibri del centrocampo giallorosso, insieme proprio a De Rossi (ultimo giallorosso a segno contro la Fiorentina in Coppa Italia, nel 2004-05) ed a Pjanic. Qualcuno diceva che non fosse funzionale al progetto di Luis Enrique, come qualche altro giocatore. Del resto, anche lo stesso Arrigo Sacchi (ieri a Trigoria, ndr) ha ammesso come Luis Enrique abbia dei giocatori che non sono perfettamente «compatibili» con la sua idea di gioco. «Pochi giorni fa gli ho chiesto se i giocatori che ha siano funzionali al suo calcio — ha detto ieri Sacchi —. Lui mi ha risposto diplomaticamente che i suoi ragazzi si impegnano tutti allo stesso modo. Un allenatore, però, non fa miracoli. Credo che alcuni giocatori non siano funzionali al gioco che vuole Luis Enrique». Rimpasto Non è il caso di Gago (che Diego Simeone vorrebbe riportare a Madrid, ma stavolta sulla sponda Atletico), almeno a vedere quanto l’allenatore spagnolo si sia affidato al centrocampista argentino. Che, oggi, dovrebbe avere al suo fianco Leandro Greco, altro elemento nei confronti del quale Luis Enrique nutre una grande fiducia e che è rimasto a Roma proprio su sua richiesta. Ma se Gago e Greco cambieranno il volto al centrocampo, Rosi e Kjaer sono pronti al rilancio in difesa. «Simon è sicuramente pronto, si sta allenando in modo incredibile», ha detto ieri Luis Enrique. Che sta anche pensando ad un’altra piccola novità, dare spazio a Gianluca Caprari, il folletto della Primavera capace di regalare velocità, guizzi e imprevedibilità. «Io mi aspetto che Gianluca resti qui a Roma», ha detto il tecnico subito dopo il Chievo, togliendolo di fatto dal mercato. Se poi Caprari andrà via (al Pescara) sarà solo a fine mercato ed in caso di arrivo di una punta di spessore. Nel frattempo, stasera c’è la Fiorentina, chissà che non si possa scrivere una storia diversa anche per lui.