( A.Pugliese) – A volte sono freddi e inconcludenti, altre volte raccontano un intero universo.
Quello della metamorfosi giallorossa può essere cercato proprio nei numeri attuali della Roma. Dieci gol segnati nelle ultime 4 partite (tra campionato e Coppa Italia), ma soprattutto uno solo subito (Hamsik all’82’ di Napoli-Roma), con la porta blindata nelle ultime tre sfide (Bologna, Chievo e Fiorentina) e ben 278 minuti d’imbattibilità. La vera sorpresa della Roma di oggi di Luis Enrique è proprio questa, la solidità difensiva. Se si pensa ai 20 gol subiti in 16 gare (compresa Europa League) prima della sfida di Napoli, vengono quasi in brividi…
Numeri Erano più di due anni che la Roma non prendeva gol in tre partite consecutive. L’ultima volta con Claudio Ranieri, era il dicembre del 2009, quando la Roma mantenne la porta inviolata per 4 gare consecutive (e 523′ d’imbattibilità), anche se con Spalletti (5 gare senza gol) e Capello (6 partite, 624′ minuti d’imbattibilità) si fece anche meglio. Per ora, Luis Enrique si accontenta di questo che non è poco. E se lo tiene molto stretto, considerando il punto di partenza. Motivi Ma quali sono i motivi di questa solidità? Di certo c’è il momento di grandissima forma di Heinze (anche con la Fiorentina, nel momento di maggiore difficoltà, assolutamente perfetto) e la ritrovata forma di Juan, il difensore più tecnico a disposizione del tecnico spagnolo. Associata alla crescita di Stekelenburg (il portiere in ogni partita sembra sempre più a suo agio con la squadra e la sicurezza che ha acquisito rispetto ai primi mesi è evidente), la solidità del pacchetto centrale dà garanzie a tutta la squadra.
Sorpresa Ma nel pacchetto difensivo, le sorprese sono arrivate anche dagli esterni. Taddei su tutti, che sembra un giocatore rigenerato, ma anche Cicinho, che contro la Fiorentina è apparso aver ritrovato un passo che sembrava aver smarrito nella notte dei tempi. «Lui è il giocatore perfetto per il mio modulo di gioco», ha detto a fine gara Luis Enrique. E Cicinho ha apprezzato, facendo un passo indietro rispetto ad un mese fa («Voglio andare via e tornare in Brasile»), subito dopo la gara con la Juve. «Chiedo scusa ai tifosi della Roma per quelle parole, è stato un momento di debolezza — sono le parole del difensore brasiliano — Voglio restare e fare il bene della Roma». […]