Sarà gara vera quella di sabato sera allo stadio Olimpico tra Roma e Cesena. I giallorossi, dopo la sospensione della gara contro il Catania, devono assolutamente riprendere il cammino intrapreso nelle partite prima del Natale con le tre vittorie contro Napoli,Bologna e Chievo Verona. Dall’altro canto il Cesena di Arrigoni, rinvigorito e forte dell’ottimo momento di Mutu, arriva a Roma consapevole della difficoltà dell’incontro ma con la speranza di riuscire a mettere in crisi i giallorossi come nella passata stagione. Luis Enrique contro Arrigoni, Stekelenburg contro Antonioli, ma soprattutto due grandi numeri dieci a confronto: Francesco Totti vs Adrain Mutu. La rubrica “IL DUELLO” per la diciannovesima giornata di campionato si soffermerà sulle giocate e le caratteristiche dei due fantasisti.
FRANCESCO TOTTI:
Forse servirebbe un libro per racconatare tutte le gesta ed i gol del numero dieci romanista. E’ l’uomo dei record, dei sogni rincorsi, della giocata sopraffina, della romanità e del romanismo, ma su tutto è sicuramente il simbolo del terzo scudetto della Roma. Uomo e calciatore d’altri tempi è ancora oggi il emblema del calcio italiano in Europa e nel mondo. Sarebbe riduttivo fare una lista delle qualità di Francesco: il “pischello” di Porta Metronia le posside tutte le doti balistiche che vanno messe in atto sul rettangolo verde, dalla fisicità alla classe, per non parlare di come anno dopo anno si è sempre saputo rimettere in gioco con la stessa voglia di un ragazzino della Primavera alle prime armi. A trentacinque anni corre e gioca con la spensieratezza degli anni d’oro di Capello e Spalletti, regalando a tutti gli amanti del giuco calcio sontuose giocate d’alta scuola: colpio di tacco, palle ad effetto, gol ed assist sempre e solo al servizio della sua amata ed unica maglia. Elogiato e coccolato da tutti gli allenatori che sono passati per Roma, Totti da ormai più di dieci anni rappresenta la luce e il simbolo di una squadra, una tifoseria e soprattutto una città; Mazzone, quando ancora Francesco era un ragazzino disse di lui: “Questo ragazzo è un talento purissimo”,Capello, invece, apostrofò il capitano giallorosso con un “Totti è un simbolo, una bandiera”. Tutte e sempre parole d’elogio, di stima e d’affetto per un campione con la C maiuscola, che in vent’anni di Roma è stato in grado di riempire tutte le caselle dei record dei giocatori che hanno indossato la casacca giallorossa: 624 presenze e 264 gol tra coppe e campionato. Che dire….E pensare che qualcuno si permette ancora di parlare male di lui…
ADRIAN MUTU:
Carriera burrascosa quella del talento romeno del Cesena. Nulla da dire sulle doti tecniche del numero dieci cesenate, calciatore duttile sia nel ruolo d’attaccante che di trequartista. Arrivato in Italia nella stagione 2000-2001 all’Inter dalla Dinamo Bucarest, ma con la casacca nerazzurra giocherà solo sei partite prima del trasferimento a Verona con l’Hellas. In Veneto rimarrà due stagioni collezionando 57 presenze e 16 marcature, conoscendo e facendosi apprezzare da Cesere Prandelli ai tempi allenatore degli scaligeri. L’attuale ct della Nazionale decide di puntare fortemente su di lui e se lo porta a Parma: con Adriano compone una coppia d’attacco formidabile sia in campionato che in Coppa Uefa. Giocatore talentuoso ed abile nei calci piazzati, Adrian Mutu attira le attenzioni del magnate russo Roman Abramovic che decide di portarlo a Londra sponda Chelsea: parte alla grande con i “Blues” ma il suo rendimento peggiora giornata dopo giornata, concludendosi con il caso di doping del 2004; il calciatore romeno verrà trovato positivo alla cocaina. A Mutu la squalifica costerà 13,68 milioni di sterline (17,17 milioni di euro) per aver rotto il contratto con il Chelsea: questa sanzione risulta essere la più alta di tutti i tempi. Riparte nel 2005 dalla Juventus che punta su di lui per una stagione prima del ricongiungimento con Prandelli a Firenze nella campionato 2006 : in Toscana rimarrà per 4 stagionio segnando 54 gol in 112 partite e diventando nel 2008 il “miglior giocatore romeno dell’anno“. Non finirà nel migliore dei modi il suo rapporto d’amore con la Curva Fiesole e con l’ambiente fiorentino a causa dei suoi comportamenti a volte poco professionali e di un nuovo scandalo doping in seguito all’assunzione di metaboliti della sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame. Dopo un periodo di sospensione, la Fiorentina lo reintegra in rosa e tra le sue giocate d’addio regala al pubblico toscano anche un gol contro la Roma nella gara pareggiata l’anno scorso 2 a 2. Il 23 giugno 2011 la Fiorentina comunica la sua cessione a titolo definitivo al Cesena. In Emilia trova la sua giusta dimensione dopo un inzio altelenante segnando già 6 gol in 11 gare e diventando un punto di riferimento per i compagni e per il nuovo allenatore Daniele Arrigoni.
I VOTI DEI DUE NUMERI 10:
TIRO: Totti 9 / Mutu 8
PASSAGGIO: Totti 10 / Mutu 7,5
CALCI DI PUNIZIONE: Totti 8 / Mutu 8,5
SENSO DEL GOL: Totti 9 / Mutu 8
FANTASIA: Totti 10 / Mutu 8
VISIONE DI GIOCO: Totti 10 / Mutu 7,5
TECNICA INDIVIDUALE: Totti 8,5 / Mutu 8
A cura di Nicolo’ Ballarin