(S.Carina) I complimenti fanno sempre piacere. Se poi arrivano dall’allenatore della squadra più forte del mondo, il Barcellona, sono quanto mai graditi: «Mi congratulo con Luis Enrique per il lavoro svolto – ha dichiarato ieri Pep Guardiola – e con i dirigenti della Roma per la pazienza dimostrata. È un allenatore eccellente e ha la virtù di fare ciò che vuole, senza lasciarsi influenzare. Cosa che alla lunga comporta grandi benefici. Ora che si è adattato, sono certo che potrà fare un grande finale di campionato». Una fotografia perfetta del tecnico asturiano che in questi mesi in Italia ha anche dimostrato però di sapersi ricredere su alcuni suoi convincimenti iniziali. Magari lo ha fatto in silenzio, senza ammetterlo davanti ai microfoni (…). E così Simplicio è tornato utile alla causa, il tiqui-taca ossessivo delle prime giornate di campionato si è trasformato in un gioco più dinamico e verticale con il progetto, che inizialmente sembrava doversi basare esclusivamente sui giovani, che ha iniziato a comprendere anche i calciatori più esperti della rosa. Così facendo Luis Enrique si è ripreso la Roma. Notizie dal campo: leggero allarme per Lamela. Ieri l’argentino ha lasciato in anticipo la seduta dopo aver subito un colpo al piede, tra il calcagno e la caviglia sinistra. Immediatamente sull’arto è stato posto del ghiaccio che ha scongiurato qualsiasi gonfiore. Un esame più accurato sarà comunque effettuato in giornata. Allenamento differenziato sia per Cassetti (infiammazione al tendine d’Achille: in forte dubbio per domenica) che per De Rossi, dovuto invece a problemi articolari alla schiena. È tornato in gruppo Borini (…) «Mi sento bene, ho voglia di rientrare, magari già contro il Chievo. De Rossi? Lo vedo sereno, non sembra preoccupato della situazione: all’interno dello spogliatoio ride e scherza come sempre. Spero resti ma è chiaro che spetta a lui scegliere». Intanto Totti saluta Borriello: «Marco è uno forte, ha carattere e non ha paura di nulla: io e tutta la squadra gli facciamo un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura». Il centravanti si è detto invece «onorato di essere alla Juventus» e di «non averla mai rifiutata due anni fa».