(U.Trani) Congelata, dopo il diluvio: così va definita Catania-Roma di sabato sera al Massimino, sospesa per impraticabilità del campo da Paolo Tagliavento, arbitro trentanovenne della sezione di Terni, al minuto 19 e 55 secondi del secondo tempo. Sarà lui, a meno che non indisponibile (impegni internazionali o altro), il direttore di gara designato anche per la prosecuzione del match. Che, però, ancora non si può sapere quando sarà giocato. Di sicuro a febbraio, mercoledì 8 se i giallorossi martedì prossimo a Torino, nella gara secca dei quarti di finale di Coppa Italia, saranno eliminati dalla Juventus, o mercoledì 15 se la Roma passerà il turno. (…) Si ripartirà con un fallo laterale per i giallorossi, da battere nella propria metà campo (l’anno scorso, nel recupero della gara al dall’Ara, il match ricominciò con un corner a favore del Bologna). Montella e Luis Enrique, da regolamento, potrebbero anche schierare undici giocatori diversi da quelli che erano in campo al momento della sospensione. Per entrambi, però, ci sono degli impedimenti: il primo non avrà la possibilità di utilizzare i due squalificati Biagiantie Marchese, l’asturiano i due capitani Totti e De Rossi, usciti dal campo prima dell’interruzione. In più Luis Enrique, rispetto al collega, potrà fare solo una sostituzione, avendo appunto cambiato già due uomini (in panchina, però, potrà scegliere tra sette: cioè la lista sarà completa, con 18 calciatori). Nei 25 minuti, più eventuale recupero, Montella avrà più scelta del rivale. Il mercato, sessione invernale, chiuderà prima del nuovo (e breve) appuntamento tra le due formazioni a Catania. Ma i due allenatori non potranno schierare i possibili nuovi acquisti (quelli tesserati dopo la gara di sabato). Luis Enrique, avendo chiesto lo sfoltimento dell’organico, tornerà in Sicilia con i calciatori quasi contati. Oltre a De Rossi e Totti, sostituiti e quindi non riproponibili, a febbraio non potrà più contare su due attaccanti. Caprari, in tribuna al Massimino, e Okaka partiranno. Non è da escludere che, dando per scontato di vedere in campo il trio Lamela-Bojan-Borini a Catania (come prima della sospensione), per avere una punta in panchina l’asturiano potrebbe chiamarne una della Primavera, Tallo o Piscitella. Teoricamente potrebbe anche tornare Osvaldo: ma per il recupero dell’italoargentino bisognerà attendere qualche settimana in più. De Rossi resta in diffida. (…). L’ammonizione ricevuta è nel referto di Tagliavento che è congelato proprio come la gara. Se Daniele sabato pomeriggio, nella sfida all’Olimpico contro il Cesena, dovesse ricevere un cartellino giallo, sarebbe squalificato subito, per la gara contro il Bologna, prima del girone di ritorno. Se invece resterà in diffida fino alla partita con il Catania che, ricordiamolo, non giocherà, salterà la partita successiva: quindi quella di Siena, se la Roma tornerà al Massimino l’8 febbraio, o quella all’Olimpico contro il Parma, se per la continuazione bisognerà aspettare il 15 febbraio. Restando agli squalificati, bisogna sottolineare che le due squadre, se ne dovessero avere dopo la partita che precederà i rimanenti 25 minuti da giocare a Catania, potranno farli scendere in campo, perché sabato scorso erano disponibili (a parte ovviamente Biagianti e Marchese, ai quali abbiamo già fatto riferimento sopra). Negli ultimi due precedenti, con l’arbitro sempre confermato, la Roma è riuscita a vincere in entrambi i casi. L’anno scorso a Bologna, in coincidenza la prima di Montella sulla panchina giallorossa: il 23 febbraio, riprendendo dal minuto 16 del primo tempo dopo la sospensione del 30 gennaio di Banti per abbondante nevicata, l’ 1 a 0 fu firmato da De Rossi che sabato sera ha fatto centro pure al Massimino. Il 14 gennaio 2009, con doppietta di Baptista, la Roma superò 2 a 0 all’Olimpico la Sampdoria, ripartendo dal minuto 6 del primo tempo la gara fermata per pioggia il 29 ottobre 2008 proprio da Tagliavento. Ma per vincere, ha sempre avuto più minuti. I 25 di febbraio saranno pochi. Ma Luis Enrique già ha fatto sapere che li giocherà tutti all’attacco. Senza accontentarsi del punto.