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IL ROMANISTA. Aumento di capitale per 80 milioni. E De Rossi

Dirigenti Roma a Trigoria

(D.Galli) – Ecco altri ottanta milioni. Cinquanta ora, il resto più avanti. L’assemblea dei soci approva la ricapitalizzazione, l’As Roma torna ad avere il portafoglio gonfio. E presto brinderà anche al rinnovo di De Rossi, stando alla lettura testuale delle parole di Baldini («il rinnovo potrà lasciare campo aperto a tante interpretazioni»). È fatta, dunque. Oltre ad approvare l’ingresso di Klein e Pannes nel Cda al posto dei dimissionari Ruane e D’Amore, a formalizzare il Comitato per le remunerazioni (presidente Paolo Fiorentino, membri Pannes e Fenucci) e il Comitato di controllo (presidente Klein, vicepresidenti “Big” Joe Tacopina e l’avvocato Cappelli), l’Assemblea degli azionisti ha dato il via libera al board giallorosso per un aumento di capitale che porterà 50 milioni nelle casse del club entro aprile. Altre due tranche, per un totale di 80 milioni, saranno disponibili all’occorrenza. La seconda, per esempio, in presenza di cash flow (per i profani, quello che hai in cassa) negativo nel bilancio che sarà approvato dalla società al 30 giugno, o nel cash flow manifestato dal budget annuale approvato dal Cda relativo all’esercizio fiscale che terminerà il 30 giugno 2013. (…) Oppure qualora sia indispensabile per finanziare il business plan della società. Tradotto, per rinforzare la squadra. Premessa. La ricapitalizzazione affonda le sue radici nella delibera con cui il 18 agosto di un anno fa Neep Roma, la holding partecipata per il 60% dalla cordata americana e per il 40% da Unicredit, decise di stanziare 130 milioni tra Opa e ricapitalizzazioni per l’As Roma. Consentirà all’As Roma di mettere una toppa al bilancio chiuso al 30 giugno 2011 con un passivo di oltre 30 milioni e di avere a disposizione altre risorse per le necessità immediate. Lo dice chiaramente Claudio Fenucci, che assieme all’altro amministratore delegato Mark Pannes, illustra ai giornalisti – novità positiva nella comunicazione giallorossa – le ragioni di questa prima iniezione di liquidi nel capitale sociale.«L’andamento finanziario è in linea con le previsioni di budget di settembre. Previsioni che evidenziavano – sono le parole di Fenucci – la necessità di cassa ulteriore per 10 milioni». (…) A controbilanciarlo ci ha pensato tuttavia «un corrispondente aumento dei costi legati alle operazioni di trasferimento dei calciatori». Costi già sostenuti. Tanto che quando gli viene chiesto come saranno investiti questi 50 milioni, Fenucci si concede una battuta: «Ce li siamo già spesi!». Poi l’ad torna a farsi serio, ribadendo che «la ricapitalizzazioneservirà a colmare questi gap, vista la mancata partecipazione alle coppe europee, e quindi l’assenza di ricavi importanti». Quelli legati alla Champions incidono per circa il 30%, ricorda Fenucci. Comunque, assicura l’ad, «il monte salari sarà più o meno quello attuale anche nei prossimi anni». Chiaramente, gli aumenti di capitale da soli non bastano. In attesa che lievitino i ricavi, si stanno cercando altri investitori. «Si tratterà comunque di partner strategici per le loro competenze in aree specifiche», avverte Pannes. Ma in quali aree? «Quelle di business o quelle geografiche di rilevante interesse per la società». Come il mercato asiatico e quello nordamericano. (…) E allo stadio di proprietà? «No – avverte Fenucci – l’aumento è svincolato dalla costruzione di un nuovo stadio che avrà un business plan a sé stante». Un ruolo fondamentale nella formazione del «circolo virtuoso» lo avrà il miglioramento dei rapporti tra società e tifoseria. Tantissimo si sta facendo già adesso, con l’apertura di un Ticket Office su viale delle Olimpiadi e il fan village inaugurato domenica daDiBenedetto, con una comunicazione efficiente e moderna che sfrutta appieno i social network e con un sito internet che da oggi cambierà veste. Ma tutto è perfettibile. Anche lo sportello del tifoso, uno dei cavalli di battaglia della Roma american graffiti, ma pure di MyRoma. È proprio l’azionariato popolare giallorosso a sottolineare l’importanza dell’economia indotta che si genera prestando sempre più maggiore attenzione al tifoso. (…) Questione De Rossi. A margine dell’assemblea, Franco Baldini prima spiega che la trattativa prosegue. Ma poi dà l’accordo per concluso, anche se «potrà lasciare campo aperto a tante interpretazioni». Dice il dg: «Il Cda mi ha incaricato di gestire la cosa e la sto trattando al massimo. È una partita aperta. Non sono preoccupato dalla scadenza del 31 gennaio (che poi è oggi, ndr) visto che poteva firmare già prima. È una decisione su cui da tempo stiamo valutando insieme all’altra parte e quando verrà presa potrete giudicarla. Il rinnovo potrà lasciare campo aperto a tante interpretazioni. Mi assumerò la responsabilità di questa decisione. Bisogna stabilire un quantitativo, un budget da spendere sull’intero mercato ma senza mettere salary cap sul singolo giocatore».Baldini promuove poi la gestione Luis Enrique«In quanto a comunicazione lo trovo eccezionale. Siamo aldilà del punto dove credevo che saremmo stati. So che è difficile accettare alcune sue dichiarazioni dopo aver perso. Ma sta dando un’identità alla squadra».

 

 

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