(M.Macedonio) – «Erik Lamela? La mia idea è che sia un buonissimo giocatore, con grandi doti e qualità, e che a diciannove anni – lo dico per esperienza – vada soprattutto aiutato a restare con i piedi ben saldi per terra».
Lo dice con tono quasi paterno, Giuseppe Giannini, ed è un giudizio netto quanto positivo quello che il “Principe” – da tecnico ma anche da ex giocatore che ha conosciuto l’esordio in età giovanissima – traccia del giovane talento argentino. «
Mi sembra comunque un ragazzo serio, con la testa sulle spalle – aggiunge l’ex capitano giallorosso. – Ma ciò non toglie che la piazza di Roma, con le sue enormi pressioni, ma anche il “peso” stesso di questa maglia possano farti andare, a volte, fuori di testa. E l’importante, invece, è non perdere il contatto con la realtà. Troppo spesso l’aver esaltato in modo eccessivo un giovane ha finito per fare il suo male anziché il suo bene. E di casi ne conosciamo tanti».
La tua impressione è che, in prospettiva, possa essere invece un campione vero?
Assolutamente sì. Ha tutte le potenzialità per diventare un grandissimo. Ma va fatto crescere, con gradualità, senza caricarlo di troppe responsabilità.
Lo vedresti meglio nel ruolo di trequartista o come viene utilizzato attualmente da Luis Enrique?
Secondo me, con meno compiti tattici, in questo momento, può fare molto bene. Perché, tenuto anche conto dell’età (20 anni li compirà solo a marzo, ndr), più compiti gli si danno e più c’è il rischio che possa andare mentalmente in difficoltà. E’ anche vero, però, che avendo grandi qualità, è uno che alla fine le giocate importanti, nell’arco di una partita, te le garantisce sempre…
Mercoledì, lui e Totti si sono cercati, e trovati, in più occasioni. I suoi due gol sono anche frutto di questa intesa. E per uno che non è arrivato qui con l’etichetta di goleador, mi sembra un fatto importante. Certamente sì. Anche contro la Fiorentina abbiamo visto che, se e quando gli capita, il gol lo mette a segno. Perché è freddo e lucido. E proprio perché spende poche energie, non facendo tutta la fascia da esterno.