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IL TEMPO. Roma, nuovi guai

Luis Enrique

 (A.Austini) – La più classica delle beffe e il capitolo finale di una storia tormentata. La Roma perde Osvaldo quando ha appena salutato Borriello e si prepara a fare lo stesso con Pizarro che ieri ha rotto definitivamente con Luis Enrique. Tutto è successo in pochi minuti, sotto gli occhi del ds Walter Sabatini. Mentre la partitella di fine allenamento stava per finire Osvaldo si è inventato un colpo di tacco. Non l’avesse mai fatto: il risultato è stato una fitta alla coscia, urla di dolore e il serio rischio di uno stop lungo due mesi. L’argentino , medicato subito con ghiaccio e fasciatura, hai lasciato il campo a bordo della macchinetta elettrica ed è stato visitato negli spogliatoi. La prima sentenza dei medici è preoccupante:«sospetta lesione al flessore della coscia destra – si legge nel comunicato – la cui entità verrà valutata nelle prossime 48 ore». (…) A quel punto ha allargato le braccia e si è rivolto a Sabatini:«Hai visto?». Ma per la Roma ormaiPizarro è un giocatore da vendere, da ieri a tutti i costi. Ieri il procuratore Bozzo ha incontrato a Milano i dirigenti della Juventus che prendono tempo in attesa di di cedere Pazienza e vorrebbero inserire un giocatore nella trattativa. La Roma ha detto «no» al ritorno di Motta e ha chiesto De Ceglie ricevendo la medesima reazione dalla Juventus. Da scartare l’ipotesi-Amauri mentre Quagliarella può diventare un nome buono qualora la Roma decidesse di «coprire»l’infortunio di Osvaldo con un acquisto: i tempi di recupero saranno decisivi per definire la strategia. A Trigoria c’è sconforto. Quello di Osvaldo è il quattordicesimo infortunio di natura tendineo-muscolare da inizio stagione: l’altra faccia degli allenamenti durissimi di Luis Enrique, che ha ricominciato a spremere al massimo i giocatori dopo gli undici giorni di vacanze concessi. Senza Osvaldo, il giocatore fin qui più utilizzato insieme a De Rossi, Luis Enrique non ha più un giocatore «fisico» in attacco: perso Borriello, gli restano Totti, Bojan, Borini, Lamela oltre ai due giovani Caprari e Nico Lopez. Il tecnico studia il piano-bis, a cominciare dalla gara con il Chievo di domenica nella quale potrebbe mancare anche De Rossi. Come se non bastassero i pensieri sul contratto, il centrocampista deve gestire con cautela un affaticamento all’adduttore: ieri allenamento a parte, oggi idem, domani un test per il Chievo. Conoscendo i principi del tecnico spagnolo sarà difficile vederlo in campo con due soli allenamenti completi in gruppo. La nota lieta si chiama Lamela, da ieri di nuovo abile e arruolato.Toccherà a lui insieme a Totti tirare la carretta in attacco per un bel po’ di tempo, con Borini e Bojan a duellare per l’altro posto nel tridente. Sempre che dal mercato non arrivi un regalo.

 

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