Nuovo appuntamento con la rubrica di Gazzettagiallorossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“Da quello che ho capito c’è stato un giocatore che ha invitato il resto della squadra a pranzo, e poi guarda caso a mezzanotte era a casa. Io attenendomi al comunicato della società, che ha smentito il fatto che i giocatori non erano in condizione di allenarsi, tendo a crederci, certo è che poi durante la partita, la condizione di alcuni giocatori lasciava a desiderare. La società in questo caso è stata granitica, nel voler dare fiducia e responsabilizzare i giocatori. Poi ci sono state anche le parole di Borini che giustamente ha detto che non si può uscire la sera quando si fanno 3 partite alla settimana. Credo comunque che la cosa si stia ricomponendo all’interno e questo è importante, poi se i giornalisti sono stati bravi a pizzicarli son bravi, ma non ci sono molti ragazzi in Italia che guadagnano 200 mila euro a settimana: nel pacchetto c’è anche il fatto che devi stare a casa la sera, specie se hai beccato 3-0 e se la domenica giochi cosi. Luis Enrique sta facendo quello che fa un grande allenatore: sta difendo il gruppo e la sua squadra, isolandoli e mettendo la faccia con i giornalisti, poi nel privato qualcosina nello spogliatoio l’avrà detto. De Rossi? Secondo me la firma è già arrivata e se ne parlerà oggi, io faccio un ragionamento: se la clausola rescissoria fosse di mille euro per esempio, poi se arriva uno e offre mille euro, ci deve essere Daniele De Rossi che accetta il trasferimento, uno che tira fuori mille euro e la Roma che non ha assicurato a De Rossi un po di competitività. Finché non ci saranno questi tre fattori, De Rossi rimarrà, poi se c’è una clausola rescissoria, non vuol dire che va via a giugno: è una cavolata, si deciderà tutto tra due anni quando si sarà capito se la Roma potrà essere competitiva davvero. A mio parere la Roma sta facendo di più di quello che ci si poteva aspettare. Roma-Bologna? Ho visto che De Rossi gioca un ruolo fondamentale in questa squadra, perché i raddoppi di marcatura sulla punta centrale, in questo caso hanno portato al gol e a tante occasioni, perché Juan non è stato in grado di reggere un attaccanti di 35 anni. Totti? Ha messo più volte davanti alla porta gli attaccanti, poi se non la mettono dentro… io mi aspettavo che alla Roma pesasse la mancanza di Osvaldo. In fondo la Roma ha vinto il campionato quando aveva Batistuta. Io sono convinto che correre nel calcio non serve assolutamente a un cavolo, serve solo saper giocare al calcio. Correre a vuoto intruppando contro i giocatori, non serve a nulla, l’importante è sapere farci con il pallone. Bojan? E’ debole mentalmente e fisicamente, fino ad adesso non vedo un suo futuro in giallorosso, sopratutto perché il suo riscatto è proibitivo. Molti hanno criticato Totti per le punizioni? Non siamo mica noi che dobbiamo insegnare a Totti a calciare i calci di punizione, ne ha segnate talmente tante in carriera, poi se Pjanic comincia a segnarle tutte, le tirerà lui, queste cose mi lasciano talmente sorpreso che non saprei cosa rispondere. Facendo un discorso in prospettiva, mi chiedo perché la società non si mette in moto per un difensore centrale e un altro esterno basso? Taddei non può che calare per il ruolo che svolge, dove si fanno 70-80 metri che è una roba dura, per cui un alternativa la deve avere a sinistra e J.Angel non si è dimostrato fin’ora un alternativa e bisognerà fare un discorso sul ragazzo. La polemica con Diamanti e Raggi? Funziona come la volpe con l’uva: probabilmente non conosce la storia di Totti. Tra giocatori esistono simpatie e antipatie, ci sono delle cose alle quali uno non crederebbe mai come Del Piero e Totti che sono amici nel vero senso della parola. Purtroppo chi arriva 5-6 gradini più in basso, deve attirare l’attenzione in qualche modo”.