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REPUBBLICA.IT, De Rossi, settimana decisiva. Pjanic: “Totti, un Dio del calcio”

De Rossi bacia la maglia dopo il goal

(M. Pinci) – Il capitano del presente dilagante e nuovamente da record. Il capitano del futuro che a breve potrebbe davvero comunicare di voler essere tale.  La Roma, insieme alla goleada al Cesena, riscopre anche i suoi leader. Uno a lungo all’asciutto, prima di infilare 4 reti nelle ultime due gare, l’altro costretto dalla pubalgia a guardare da spettatore la “sua” Roma, finalmente vicino alla conclusione della lunghissima telenovela rinnovo.

DE ROSSI VUOLE RESTARE, ACCORDO ENTRO IL 31  –  Dall’inizio del nuovo anno solare, a Roma non si è parlato d’altro: “Ma De Rossi rinnova?“, la domanda che ha infiammato trasmissioni radiofoniche, saturato pagine web e innervosito i protagonisti diretti. Le parole di Baldini, “Ci siamo dati la regola di parlarne il meno possibile”, confermano l’ingresso nel momento più delicato della trattativa. Perché, dopo i dubbi estivi, Daniele sembra aver deciso: vuole restare a Roma e per questo è pronto a legarsi per 4 anni (più uno). La trattativa, però, non è conclusa. Dopo il sostanziale accordo sulla presenza di una clausola rescissoria  –  10-14 milioni, non di più  –  che avrà però dei tempi precisi per l’utilizzo (una forbice di tempo all’inizio della prossima sessione di mercato) le parti devo ancora ridiscutere l’accordo economico: rispetto all’ultima proposta da 5 milioni netti più premi facilmente raggiungibili, la richiesta del giocatore continuerebbe a essere di 6 netti, anche senza premi. Ne parleranno, dopo l’incontro raccontato come positivo di venerdì notte, Baldini e l’agente del giocatore, Berti. Non oggi, però: il d. g. romanista è a Londra dove deve presenziare a una riunione della Football Association. Da domani, però, ogni giorno potrebbe essere quello buono: anche perché la Roma vorrebbe potersi presentare al consiglio di amministrazione che precederà l’assemblea dei soci del 30 gennaio con l’accordo in mano. Prima di essere firmato, verrebbe in ogni caso sottoposto via mail anche al comitato esecutivo composto da Jim Pallotta, Tom DiBenedetto (da domani a Roma) e Paolo Fiorentino, per un’approvazione che, in quel caso, sarebbe davvero inevitabile. Ormai, non manca molto.
PJANIC: “TOTTI A ROMA E’ UN DIO DEL CALCIO”  –  Chi si aspettava una festa a Trigoria oggi per celebrare il nuovo record di Totti, che con la doppietta al Cesena è diventato il recordman di reti realizzate con una stessa maglia nella storia della serie A, sarà rimasto deluso. Ieri sera il capitano della Roma dopo la partita ha festeggiato il nuovo traguardo con la moglie e alcuni amici: cena informale, per brindare al gol 211 e agli obiettivi futuri: le 216 realizzazioni di Altafini e Meazza, le 225 di Nordahl. Francesco ci crede, lo ha detto anche a caldo, subito dopo il match: “Diventerò il secondo di sempre“, dietro soltanto a Piola. Intanto, incassa l’applauso di un compagno rimasto stregato dal suo talento: “Sono contento sia stato lui a battere questo record, se lo merita“, il sorriso diMiralem Pjanic. Che aggiunge: “Ha portato questa maglia con grande cuore ed ha regalato grandi sogni ai tifosi. Sono contento di poter stare con lui tutti i giorni, a Roma è un idolo, una sorta di Dio del calcio”. 
“A TORINO CONVINTI DI POTER PASSARE”  –  Stamane insieme agli altri compagni, il bosniaco gli ha ribadito i complimenti di persona. Nulla di più, però: il calendario impone di guardare già a martedì, quarti di finale di coppa Italia a Torino contro la Juventus. Una gara che Totti potrebbe guardare inizialmente dalla panchina: “Dovrò cambiare alcuni giocatori“, aveva detto prima di Roma-Cesena Luis Enrique. Che di fronte, c’è da giurarci, troverà il “nemico” Borriello alla prima contro la sua ex squadra, che dovrà fare a meno ancora di De Rossi (e forse anche di Rosi), ma che ha recuperato Gago dopo la doppia contusione, coscia sinistra e ginocchio destro, rimediata sabato. Ai bianconeri mancheranno invece sia Pepe che Marchisio, infortunati contro l’Atalanta sabato. Una gara che Pjanic aspetta con un’ansia particolare: “La Juve è un grande club, per me a maggior ragione perché lì ha giocato il mio idolo Zidane. Partite così sono stimolanti, sono partite di Coppa, a eliminazione diretta. Giocheremo contro una grossa squadra, che gioca un ottimo calcio, ma andiamo lì con la convinzione di passare il turno e andare fino in fondo in questa competizione“. Un successo, potrebbe portare una convinzione nuova, alla Roma: “La Juve certamente è una delle favorite, è una squadra solida, dall’inizio sempre prima in classifica. Speriamo di poterli raggiungere anche se siamo ancora lontani“. Il primo passo di avvicinamento, la Roma vuole farlo già martedì a Torino.
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