(M.Pinci) – Il brivido della gara ad eliminazione diretta, contro quella Juventus che, a inizio stagione, indicava come un modello da seguire. E che adesso, al contrario, vuole sfidare ad armi pari. Luis Enrique non si nasconde, neanche di fronte alla capolista: “Andremo a Torino nel loro stadio e fare la nostra proposta, e vedere se siamo capaci di vincere”. Con una molla in più su cui fare affidamento: “Sapere che non hanno mai perso è molto stimolante. Dovrebbe essere lo stimolo più grande per noi”.
“LA JUVE IMBATTUTA? UNO STIMOLO A VINCERE” – La pazza idea di infrangere il tabù sconfitte del club bianconero, proprio nell’avveniristico Juventus Stadium. In fondo, soltanto un mese fa, proprio la Juventus ha interrotto la serie negativa della Roma aprendo con il pari dell’Olimpico la stagione delle vittorie, arrivate a cinque consecutive. Anche se per Luis il paragone tra le due squadre è ancora sbilanciato: “La differenza in classifica è chiara, loro sono stati molto regolari. E noi no”. La Roma, però, ha ritrovato almeno la corsa e il gioco: ” Se prima volevo vedere nei miei la loro intensità, ora dico che dobbiamo acquisire anche la loro regolarità”. Una cosa è certa: quella di domani sarà una sfida tra due schieramenti che cercheranno dall’inizio alla fine di fare la propria partita. Non ne ha dubbi il tecnico asturiano: “La Juventus è venuta sul nostro campo a fare la sua proposta per vincere
all’Olimpico ed è quasi riuscita a farlo. Noi dovremo fare lo stesso. Arriviamo benissimo, con la mentalità giusta. È bello sapere che loro cercheranno dall’inizio alla fine di vincere la partita, e noi cercheremo di fare lo stesso”.
“TOTTI IN NAZIONALE? SAREI FELICE” – La speranza di una Roma corsara, in questo momento, corre soprattutto sulla scia di un Totti da record. A cui persino Prandelli ha confidato di pensare anche in ottica Europei. Totti in azzurro è un’idea che piace eccome anche a Luis Enrique: “Sarei contentissimo se andasse in nazionale, ma non so se Francesco vuole andarci. Mi piacerebbe vedere quattro, cinque, sei giocatori della Roma con la nazionale italiana, sarebbe fantastico. E se Prandelli ha parlato così è perché ci sta pensando”. Chissà allora se davvero sarà possibile rivedere in azzurro il tandem Totti-Osvaldo. Per ora Luis si accontenterebbe di riaverlo alla Roma. Anche se non smania nell’attesa: “Osvaldo mi ha fatto uno scherzo. Con il Cesena mi è venuto vicino e mi ha detto: ‘Mh, vedo che sentite la mia mancanza, eh?’. Fantastico”. Paradossalmente, senza Osvaldo la squadra ha riscoperto altre bocche da fuoco, da Totti a Lamela, da Borini a Pjanic. Luis non si stupisce: “Che facciamo, se manca Osvaldo iniziamo a pregare? No, non succede nulla, gioca un altro, l’importante è sapere cosa cerchiamo. Io non ero preoccupato, io non guardo chi segna, mi preoccupo che la squadra si comporti nello stesso modo. È ovvio che non tutti sono uguali. Ma la squadra è più importante di qualsiasi calciatore”.
“NON PENSO A BORRIELLO, CONTE BRAVO MA SPERO NON BASTI A BATTERCI” – Prima la squadra poi i singoli. Una filosofia che aiuterà l’allenatore anche a fare a meno di un simbolo come De Rossi, ancora out in attesa della firma sul contratto. Dalla parte opposta, invece, ritroverà Borriello: “È normale che un giocatore che è andato via dalla Roma e sta alla Juventus abbia lo stimolo di fare bella figura contro i suoi ex compagni. Ma quasi mai preparo una partita guardando un solo avversario, ma il contesto”. Il gioco, quindi: e la Juventus ha un’identità spiccata: “Conte era un vincente già da giocatore – ricorda Luis Enrique – gli ho fatto i complimenti, la sua è una squadra molto passionale e con una predisposizione al gioco altissima. Ma mi auguro domani non sia sufficiente per batterci”.
“CAMBIATO L’ATTEGGIAMENTO, CERCHIAMO CONTINUITÀ” – Da se stesso, invece, l’allenatore asturiano vorrebbe voluto di più: “Soddisfatto no, potevo fare di più. All’inizio è stato difficile, adesso inizio a vedere tante cose che mi piacciono. Ho visto un cambio nella mentalità, nell’atteggiamento. Forse i risultati non sono arrivati velocemente, ma adesso che il gioco più o meno c’è, e i risultati stanno arrivando, è un momento ottimo. Adesso vediamo se troviamo la continuità”. Una continuità che potrebbe aprire nuovi scenari per la Roma: “Fino ad oggi sono Juve e Milan le più regolari, anche se allo scudetto mancano 19 giornate”. Luis si aggrappa al gioco: “Le squadre che vincono giocano bene: Milan, Juventus, ma anche Lazio, Udinese, Inter. E anche Chievo e Catania”. Poi, una battuta: “La Roma? Facciamo quello che possiamo”. Con il Cesena è sembrato molto. Per la conferma, appuntamento domani a Torino.
OSVALDO: “CON TOTTI A EUROPEI? UN SOGNO” – Intanto Osvaldo ha ricevuto in Campidoglio il premio ‘Atleta dell’anno’. “Guardiamo partita dopo partita, stiamo facendo grandi prestazioni e speriamo di arrivare a risultati importanti”. Non si sbilancia sul suo ritorno in campo: “Tra poco rientrerò in campo ma ancora non si sa quando. Fa piacere vedere che chiunque gioca fa bene e non si notano le assenze. Vuol dire che siamo una squadra molto forte e possiamo fare grandi cose”. Poi anche l’italoargentino rivolge un elogio a Totti: “Francesco è unico, non solo un fenomeno, il miglior calciatore di tutti i tempi, secondo me quello che ha fatto lui non lo ha fatto nessuno. All’Europeo Totti e Osvaldo? Sarebbe un sogno, il mister Prandelli farebbe bene a prenderlo in considerazione”. Ultime considerazioni su Lamela: “Erik è un altro giocatore che sta giocando secondo me al 50 per cento, quando sarà al top potrebbe diventare l’erede di Francesco”.