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REPUBBLICA.IT. Luis si coccola Lamela: ”Farà esplodere lo stadio”

Erik Lamela

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Il Bologna alla finestra sembra ancora lontano. A 24 ore dal via al girone di ritorno, a Roma si parla ancora della cena della discordia. Anche Luis Enrique, dopo il comunicato della società giallorossa, è costretto a tornare sul tema. Senza alimentare le polemiche. “Sapevo della cena e non ho detto nulla. Ho fiducia nei giocatori e sono sicuro che con il Bologna daranno il 100 per 100. Per poi andare di nuovo a cena lunedì”.

Il Bologna, appunto. Una partita che, dopo il 3-0 rimediato dalla Juventus in Coppa Italia e la querelle sulla notte movimentata trascorsa dalla squadra, assume un significato particolare. Lo sa anche l’allenatore della Roma. “È importante iniziare il girone di ritorno con una vittoria”. Dimenticando le polemiche, magari. Anche ieri, in fondo, a Roma si è discusso soprattutto su quanto il tecnico fosse arrabbiato giovedì per la condizione dei suoi giocatori dopo la cena con strascico notturno del gruppo. Luis preferisce abbassare i toni con una battuta: “Imbufalito? Imparo una parola nuova al giorno. Sapevo che loro andavano a cena e non sono arrabbiato. Loro sono professionisti, la squadra si allena adesso come mai da quando sono qui. I tifosi possono stare tranquilli, se non fosse così lo direi. Allenare lasquadra è un piacere”. Ma a Luis non piace neanche chiudere gli occhi. “Non so se fosse una cena opportuna o meno. Io da giocatore ho quasi vissuto una vita monacale. Ma sono andato a cena, a fare un giro, a conoscere la città. Fa bene fare un giro a piazza di Spagna, a fontana di Trevi. Sapevo della cena e non ho detto nulla. Ho fiducia nei giocatori e sono sicuro che con il Bologna daranno il 100 per 100. Per poi andare di nuovo a cena lunedì”. Senza il tecnico, però: “Non sarebbe la stessa cosa. Perché sono astemio? Anche…”.

Ma nell’occhio del ciclone, dopo la partita di Torino, è finito soprattutto Erik Lamela. Il calcione a Chiellini, il “rosso”, la multa. E le prime accuse. Una situazione che spinge anche Luis Enrique a esporsi in modo particolare nei suoi confronti, chiedendo equilibrio: “Non si può in una settimana passare da essere un fenomeno a essere quasi un delinquente. Queste cose capitano a chi ha 35 anni, figuriamoci a 19”. E a chi ipotizza un turno di stop? “No, sarà titolare. Così farà due gol, farà tremare l’Olimpico e sconterà la multa portando tutti a cena fuori. Così sarà”. Sarebbe utile a dimenticare la sconfitta con la Juventus. Che, risultato a parte, ha soddisfatto le richieste di Luis: “Mi dispiace ma non penso sia un passo indietro. Non guardo mai troppo le statistiche, per me siamo andati meglio lì che nella partita pareggiata a Roma. Quando la squadra gioca male l’ho sempre detto. Ma se per me la squadra gioca bene, che devo fare! Abbiamo avuto la supremazia territoriale sulla Juventus, che è la capolista. Poi so che dobbiamo migliorare nella creazione delle palle gol”. Anche perché “l’unica squadra con cui ho visto la squadra inferiore è stato il Milan. Noi dobbiamo migliorare nella regolarità. E quando andremo a Milano non mi aspetto di rivedere la squadra così inferiore”.

In attesa di Marquinho, che lunedì dovrebbe sbarcare a Roma per firmare il contratto con il club giallorosso (che ha quasi ultimato il video con le immagini del brasiliano da diffondere attraverso il canale tematico) l’allenatore continua a chiedere che venga ridotta la rosa. “L’obiettivo è perdere ancora qualche calciatore, la rosa è ancora troppo ampia. Si può rinforzare la squadra ma senza fretta. Se capita un giocatore che ci può rinforzare va bene. Ma la squadra mi piace, sono contento del momento attuale. Ancora in 2 o 3 possono andare via, se viene qualcuno”. Per ora, basterebbe ritrovare De Rossi: “Daniele sta facendo il proprio lavoro, sta meglio, per questa partita non ci sarà ma dalla prossima non so. Credo sia importante poterlo avere a disposizione per il resto della stagione”. Già lunedì all’interno del cda in programma per la mattinata, la Roma vorrebbe poter garantire di poter contare su di lui anche per la prossima. Clausola rescissoria permettendo.

 

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