Che il sole sui tetti di Roma non fosse mai scomparso non c’erano dubbi. Ma ieri è ritornato a splendere, a palesarsi e a scacciare nuovamente le nubi anche sull’Olimpico. La luce negli occhi del figlio Chistian quando rivolgendosi alla sorella Chanel le dice: “Hai visto ha segnato papà?!” è forse la scena più bella dell’intera giornata di ieri. Più bella della standing ovation che i tifosi giallorossi riservano a Francesco Totti al momento della sua sostituzione. Più bella anche dell’abbraccio sentito di Luis Enrique al suo capitano.
A coloro che ancora hanno il coraggio di criticarlo, ricordiamo di aggiornare il tabellino dei suoi numeri già straordinari: 209 gol, ad una sola rete di distanza dal diventare il giocatore che ha segnato più di tutti in serie A con una sola maglia e a sette dalla coppia Altafini-Meazza, terzi nella classifica dei marcatori di tutti i tempi nel nostro campionato. C’è ancora da chiedere se ti scusiamo?!
Con Francesco sono tornati a splendere anche gli altri raggi solari giallorossi. José Angel è sembrato essere ritornato quello di inizio stagione. Libero di spingere sulla fascia sinistra con la facilità di corsa e dribbling che lo caratterizzano, libero di provare anche il tiro da fuori area, dimostrando di essere un ragazzo che ha anche personalità, a dispetto delle critiche. E se una volta si perde Moscardelli glielo perdoniamo, soprattutto perché, fortunatamente, recupera la posizione prima che sia troppo tardi. Bojan si procura tre calci di rigore, prima di riuscire a farsene fischiare uno dall’arbitro Russo e anche se non segna, si mette al servizio della squadra per novanta minuti senza mai risparmiarsi. La gioia del gol ritornerà presto anche per lui. Chi non ci ha deluso ancora una volta è stato Rodrigo Taddei. Che sia sulla fascia sinistra o su quella destra non fa differenza, perché ciò che conta davvero per lui è mettersi sempre a disposizione del mister e della squadra. E fino a che manterrà questo stato di forma, il gruppo potrà solo giovarne.
Ora prima la Fiorentina in coppa Italia e poi il Catania al Massimino, campo non proprio amico dei colori giallorossi, anzi. La Roma, però, non può e non deve più guardare in faccia nessuno. Neanche Montella.
A cura di Noemi Pierini