Maurizio Marin, direttore sportivo del Cesena, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” sulle frequenze dell’emittente radiofonica. Queste le sue parole:
Sul momento del Cesena.
“Il Cesena aveva iniziato malissimo facendo solo 3 punti. Abbiamo però ricreato l’ambiente per lottare per la salvezza. E’ dura lo sappiamo, ma ce la metteremo tutta”.
Quanto ha inciso il cambio di guida e il fatto che Mutu si è sbloccato?
“Mutu all’inizio si era cercato di adattare in una posizione in cui non riusciva ad esprimersi a pieno e tutta la squadra ne ha risentito. Abbiamo pagato caro questa situazione ma il cambio ci ha fatto acquistare morale. Prendere Mutu per noi è stato il colpo del secolo. Era fantamercato all’epoca ma il presidente aveva questa idea e l’ha voluta portare avanti a tutti i costi. Oggi siamo molto felici che sia andata bene”.
Che benefici ha portato il cambio di allenatore?
“Mister Giampaolo aveva in testa un progetto molto simile alla Roma di Luis Enrique ma non arrivando i risultati si sono solo evidenziate le lacune del Cesena. La curva del Cesena è una curva che io definisco basca e il progetto doveva essere affrontato con più tranquillità”.
In cosa si sente soddisfatto?
“L’anno scorso eravamo una matricola, come il Novara oggi, e la cosa ci ha dato tanta forza per lottare. Quest’anno abbiamo invece cambiato tanti giocatori che, in alcuni casi, non hanno capito lo spirtio del Cesena. I risultati iniziali ci hanno condizionato ma la soddsfazione è che oggi siamo cresciuti”.
Parolo resterà?
“Spero con tutto il cuore di sì perché per noi è importantissimo e fa reparto da solo. Se arrivasse una richiesta irrinunciabile naturalmente ci muoveremo a malincuore per venderlo. Ha pagato anche lui un inizio di campionato grigio, ma per salvarci abbiamo bisogno anche di lui”.
Cosa teme della Roma di Luis Enrique?
“La Roma è una squadra straordinaria. Ha dei grandi campioni. Purtroppo la partita a Catania è stata sospesa e De Rossi sabato ci sarà, però i campioni sono sempre tanti. Totti è il giocatore più forte in rosa ma è tutto il gruppo che gira alla perfezione. Era meglio incontrarla un mese e mezzo fa però giocheremo comunque alla pari perché non abbiamo paura”.
Fonte: Radio Ies