Caro Luis Enrique, la partita l’ ha persa lei con il suo egocentrismo e con la sua presunzione. Bergamo come Firenze, Atalanta come Fiorentina, De Rossi come Osvaldo, città diverse, squadre diverse, giocatori diversi, ma con un protagonista in comune: Luis Enrique da Gijon. Come alla vigilia contro la Fiorentina il tecnico asturiano decide di lasciare fuori per punizione (come se stessimo partecipando ad un torneo scolastico. ndr) il giocatore più importante della squadra, l’unico insostituibile: Daniele De Rossi. C’è chi parla di un ritardo del centrocampista alla riunione tecnica di stamattina, c’è chi dice che ci sia stata un’animata litigata interna, la verità non ci interessa e forse non la sapremo mai, ma alla fine, chi ci rimette da tutta questa telenovela sono i tifosi, che per l’ennesima volta passeranno una settima, anzi la Settimana che porta alla Partita con la S e la P maiuscola, con il morale sotto i tacchi per aver perso una gara per colpa degli isterismi e della permalosità del tecnico. Domenica prossima di sicuro non ci sarà Gago diffidato ed ammonito dopo 20 minuti, ci chiediamo se non fosse stato meglio essere meno presuntuosi e meno orgogliosi e lasciare lui in panchina anzichè De Rossi (addirittura in tribuna)? Non ci sarà nemmeno Osvaldo espulso inspiegabilmente da Damato dopo aver subito un fallo da Cigarini a palla lontana. Per fortuna Luis Enrique ha limitato i danni sostituendo l’altro diffidato Juan con Cassetti (espulso), ma ormai possiamo aspettarci di tutto dal tecnico asturiano, come ad esempio, per presunzione, vedere Kjaer titolare contro la Lazio…