Marco Di Vaio va al contrattacco dopo la comparsa del suo nome negli interrogatori di Cremona sul calcio-scommesse. “Ho giocato un anno con Andrea Masiello al Genoa e mi dà molto fastidio che lui millanti di essere mio amico perché eravamo semplici conoscenti” esordisce il capitano rossoblù citato in un interrogatorio da Angelino Iacovelli.
Secondo l’infermiere barese Masiello poteva contare su Di Vaio e Portanova per aggiustare Bologna-Bari, gara dell’ultima giornata dello scorso campionato. “Sono sereno perché né lo 0-4 del Dall’Ara né il 3-1 di Brescia furono combinati, avevamo solo finito la benzina e non devo dare spiegazioni per una cosa assurda che è fuori dalla mia etica” prosegue Di Vaio, che l’anno scorso finì dentro allo scandalo bolognese sui pass-invalidi e non ha alcuna intenzione di rimanere invischiato in un’altra vicenda giudiziaria. “Non ho avuto contatti con nessuno dei personaggi coinvolti nell’indagine di Cremona. Non chiederò di essere ascoltato perché non mi sento tirato in ballo” prosegue Di Vaio, secondo il quale Masiello fece il suo nome e quello di Portanova per tranquillizzare la banda degli zingari dopo il mancato accordo in Palermo-Bari. “Sembra una guerra a chi si tira più fango tra lui e i vari avvocati. Da capitano ho parlato con i miei compagni e garantisco che tutti si sono comportati bene nonostante i mesi d’inferno dell’anno scorso” conclude Di Vaio ricordando il fallimento sfiorato dal club rossoblù e assicurando che le nuove voci non influenzeranno il rendimento della squadra.
Fonte: sportnews