Alla vigilia della trasferta di campionato di domani sera a Siena, il tecnico giallorosso Luis Enrique ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-partita. Queste le sue dichiarazioni:
Che grado di difficoltà rappresenta la partita di Siena?
“Il grado di difficoltà abituale. Rircordo la partita di andata quando fecero una partita di livello. Mi aspetto una partita difficile. Non è mai facile, l’avversario ha la sua qualità”.
La sorprende il fatto che il calcio non riesce a mettersi d’accordo in situazioni di maltempo?
“Si è un po strano…la prima cosa che bisogna pensare sono i rischi per i calciatori. Noi andremo a Siena con la mentalità che giusta per fare la nostra partita”.
Come giocherà la Roma?
“Ogni modello dipende dai calciatori che scendono in campo. Dipende dalle caratteristiche. Quello che posso dire è che la squadra giocherà all’attacco”.
Osvaldo è pronto per Siena?
“Credo di si”.
Lei ha sempre dimostrato prudenza con chi rientra dagli infortuni. Osvaldo è guarito tanto da partire titolare? Le condizioni di Gago e Viviani?
“Federico ieri ha fatto tutto l’allenamento ed ha uno stato ottimo. Gago ancora non lo sappiamo se sarà a disposizione. Per quanto riguarda Osvaldo, c’è sempre un rischio per chi non gioca da tanto, un rischio che io voglio sia piccolo. I giocatori ovviamente prima giocano meglio è, ma decido io. Lui non è al 100% ed è normale perchè lavorava da solo”.
Borini per caratteristiche incarna il suo gioco? Lamela invece da la sensazione che a momenti si estranei dal gioco.
“Adesso sono molto più contento di Lamela e Borini. Il mio calcio è di Lamela, Borini, Osvaldo, Bojan, Piscitella o di Francesco. Quando c’è una stagione lunga come questa i calciatori hanno alti e bassi. E’ normale e loro sanno di cosa ha bisogno la squadra. Il mio è un discorso più giusto”.
La Roma nelle ultime settimane ha segnato spesso su calcio piazzato. I suoi giocatori hanno assimilato meglio i dettami tattici e per quello vi siete concentrati sui calci piazzati?
“Li proviamo ogni settimana. Quando una partita è equilibrata possono essere una soluzione. E ‘ importante essere concentrati e dominare quelli in attacco e in difesa. Ma non ho avuto più tempo ma meno, perchè abbiamo giocato ogni tre giorni. Ma possiamo anche provarli tramite un video e non in campo”.
In Italia c’è sempre stato i timore di lanciare i giovani. Si possono ottenere i risultati puntando su di loro?
“La Roma ha un vivaio incredibile. Ho sempre detto che mi paice contare su i giovani quando hanno qualità. Ma a Roma questa situazione c’è da parecchio. Hanno una storia di qualità”.
Le assenze a centracampo le faranno cambiare qualcosa?
“No, giochiamo all’attacco…non cambierà niente. Giocherà simplicio, Federico se recupera…non c’è nessuna emergenza!”.
Le condizioni del campo porteranno a delle modifiche alla rifinitura?
“Non lo so, non vado a cambiare nulla. Se non potremo allenarci sul campo, andremo in palestra che l’ultima volta non ha portato tanto male”.
Ha visto la partita all’Olimpico? Le piacciono i valori del rugby?
“Rimbalza male il pallone visto? (ride, ndr). Sono sport diversi, ma io preferisco il calcio. La passione. La curva sud. Mi piace tanto, in Spagna non abbiamo una grande squadra ma stiamo migliorando. Bellissimo il rispetto tra tifosi, uno sport bravo. Una partita aperta, facevo tifo per l’italia, sono italianizzato ed è normale”.
Redazione GazzettaGialloRossa