(R. Maida) – Eccoci a febbraio: da ora in poi, De Rossi è libero di firmare per chi vuole. Anche per la Roma ovviamente, come è probabile che accada, ma l’accordo ancora non è stato perfezionato. Perché? Il problema è la famosa clausola di rescissione, che oscilla tra gli otto e i dodici milioni, anche se Franco Baldini non conferma per motivi di opportunità. E anzi, smentisce categoricamente che la frase riferita lunedì agli azionisti facesse riferimento a quell’aspetto della trattativa: «Rispondevo ai soci, non ai giornalisti. E siccome i soci erano divisi sulla questione del contratto, ho capito che qualsiasi decisione venisse presa non potrebbe accontentare tutti» . E quando diceva che la scelta avrebbe prestato il fianco «a diverse interpretazioni» voleva che il concetto rimanesse vago: «Non volevo dire niente di più di quello che ho detto. Non c’erano altre cose su cui ragionare, né in un senso né nell’altro»
UTOPIE – Intervenuto in mattinata in Campidoglio al convegno “Scrivo Sportivo” destinato ai giovani che aspirano a diventare giornalisti del settore, Baldini ha anche incoraggiato i tifosi dopo un mercato poco appariscente: «Marquinho è un’alternativa che ci dà un’opzione in più. Sappiamo che servirà del tempo per farlo arrivare all’altezza dei titolari, ma è un calciatore che potrà tornare utile all’allenatore» . Per l’estate, invece, non esclude una Roma da sogno: «Dipenderà dal budget che avremo a disposizione. Il circolo virtuoso si può mettere in moto aumentando i ricavi con la gente allo stadio e la commercializzazione del marchio. In questo modo, avremo la possibilità di acquistare quei calciatori che consentono di ottenere risultati importanti. Dovremo creare le alchimie giuste tra giovani che guadagnano di meno e i top players». Si discute anche del famoso salary cap, il tetto salariale: «E’ un progetto. Ma non possiamo farlo da soli, in un mercato dove gli altri si regolano diversamente»
LA TRATTATIVA – Baldini intanto continua a confrontarsi con Sergio Berti, procuratore di De Rossi. L’idea delle parti è arrivare a una conclusione in tempi brevi, anche per dare tranquillità al giocatore che sta curando la pubalgia. La Roma è convinta che De Rossi non abbia preso impegni con il Real Madrid, la squadra che più lo ha tentato, e che riuscirà a convincerlo anche se il tempo per la prelazione è scaduto. De Rossi però non dice nulla in merito. Ascolta e legge, a metà tra il divertito e il risentito, tutte le indiscrezioni che escono sulla sua vicenda. Ascolta, legge e non commenta. E’ stata una scelta strategica, concordata con Berti e con il padre Alberto. A cose fatte, anche lui vorrà spiegare la sua verità.