(R. Maida) – E’ notte, il freddo davanti allo stadio Franchi diventa difficile da sopportare e anche Baldini è gelido nell’analisi della partita di Siena. «E’ stata forse la più brutta Roma della stagione» . Senza scuse, senza se e senza ma. Così, chiaro quanto inspiegabile.
SCUSATE – Dopo Cagliari era stato criticato perché rideva in televisione, stavolta si presenta davanti al video con una maschera impermeabile. «C’è poco da sorridere – dice, senza una smorfia – abbiamo creato pochissimo, giocando male. Siamo amareggiati anche per quei 300 tifosi venuti da Roma con questa temperatura tremenda e con le incognite del meteo. E’ il caso di chiedere loro scusa» . Si sistema il cappotto, la sciarpa, cerca risposte che non conosce per la decima sconfitta del nuovo corso. Qualcuno tira fuori il nome di Kjaer, un’altra volta letale per la difesa: «Non mi soffermo sui singoli, è la squadra nel suo complesso a non aver funzionato. Il Siena aveva voglia, ha vinto la partita con una determinazione che noi non avevamo. La Roma non ha mai dato la sensazione di poter vincere. E nemmeno di poter recuperare quando è andata sotto» .
ASSENTI – Luis Enrique parla di mancanza di continuità, Baldini è più duro:«E’ difficile spiegare cosa sia cambiato da Roma-Inter a Siena-Roma. Ma in questo caso non c’entra l’alternanza di risultati, è stata una prestazione mancata e basta. Eravamo brutti e abbiamo perso con merito. Può essere che la giovane età dei nostri calciatori, in certi momenti, possa diventare un handicap, ma non è giusto nemmeno imputare a questo o quel giocatore un’esibizione
così negativa» . (…)
OBIETTIVI – La Champions League è tornata lontana, anche nei sogni. E la Roma ha fallito il traguardo più comodo, l’aggancio all’Inter che è rimasta alla periferia d’Europa. Baldini non si perde d’animo: «Ora è inutile fissare degli obiettivi. Se non riusciamo a infilare qualche vittoria diventa dura. E a Siena non siamo andati vicini nemmeno al pari. Come facciamo a parlare di Champions ? Ma questa squadra ha sempre saputo reagire, riesce ad esprimere qualità quando è sotto pressione. E’ un incidente di percorso, non tutto è da buttare. Dobbiamo lavorare per crescere, evidentemente» . (…).