(R.Maida) – Una trattativa nata al buio, alla fine di settembre in una stanza di Trigoria, mascherata da incontro di cortesia. Mauricio Isla alla Roma. Walter Sabatini ne ha parlato a quattr’occhi a Stefano Antonelli, uomo mercato dell’Udinese. E a dicembre ha provato a chiudere, per rinforzare la squadra subito, ma si è sentito rispondere: «Adesso no, a fine stagione ne discutiamo» . Una rigidità comprensibile ma a conti fatti sfortunata per l’Udinese, che dopo poche settimane ha perso il giocatore per un grave infortunio. A questo punto l’affare si può concretizzare, ma a cifre più basse rispetto a quanto chiedeva in autunno la famiglia Pozzo: intorno ai 10 milioni. Non tutto il male viene per nuocere, dal punto di vista della Roma.
LA FRASE – Ieri Isla, che ha scelto proprio Roma e le strutture della clinica Villa Stuart per operarsi al ginocchio, ha parlato per la prima volta apertamente di un’ipotesi giallorossa: «Magari venissi alla Roma» ha detto con un sorriso, alludendo alla prospettiva di ereditare l’armadietto che è stato di un altro cileno, David Pizarro. «Sarebbe bello prendere il suo posto – ha continuato – con lui mi sento spesso, anche adesso che è andato via» . […]
LA PROMESSA – Giampaolo Pozzo, il patron in persona, gli ha garantito che lo lascerà partire a luglio davanti a un’offerta «giusta» . E la proposta della Roma sarà allettante. «Potrei andare via – ha spiegato Isla – ma la cosa che ora mi interessa di più è guarire e tornare a giocare. Mi dispiace mollare l’Udinese in questo momento della stagione, ma a volte nel calcio succede» . […] .
IL PROBLEMA – La Roma seguirà da vicino la convalescenza di Isla, che secondo il professor Mariani ha riportato un danno piuttosto serio al ginocchio destro ma nella prossima stagione tornerà alla piena efficienza: «E’ stata una lesione al di fuori della routine. La prognosi è di sei mesi invece dei soliti quattro perché oltre al legamento crociato anteriore sono interessati i tendini e i legamenti esterni» .[…]
STREGATI – Isla, classe ‘88, ha convinto definitivamente Luis Enrique il 25 novembre: giocò una grande partita da intermedio, martellando la difesa della Roma in tandem con Basta, e segnò anche il gol del 2-0. A Roma potrebbe giocare esterno destro a tutta fascia, occupando la posizione nella quale oggi si alternano Rosi e Taddei. E’ il ruolo che preferisce. Ed è una delle zone del campo che la Roma deve riempire di qualità.