(A. Ghiacci) – Ecco il calcio totale, moderno, che non prevede allarmi. Lo presentaLuis Enrique, alla vigilia dell’impegno di Siena. La Roma arriva al Franchi priva di De Rossi (squalificato) e Gago (infortunato). In regia, ruolo delicato, agirà Viviani: «Ma non è emergenza, per noi non c’è mai emergenza. Abbiamo giocatori bravi e duttili, in grado di saper fare più cose con lo stesso rendimento. E comunque, se non sbaglio, partiremo sempre in undici, quindi dov’è l’emergenza?» . Beh, a vederla così in effetti ha ragione lo spagnolo. Che, come sempre, non cambia lo spartito: «Qualcosa può variare a seconda dei giocatori che si utilizzano, ma noi andiamo a Siena per fare la nostra solita proposta di gioco, un gioco d’attacco» . Qualcosa di diverso però, soprattutto nella mini-partita di mezz’ora giocata mercoledì scorso a Catania […]«Dipende dalla varietà dei giocatori. Qualche attaccante può avere più qualità sulla fascia, un intermedio maggiore facilità di inserimento, e così via. Le soluzioni sono tante, ma l’unica cosa che posso garantire è che la Roma giocherà all’attacco» . E subito la ripetizione, per ribadire il concetto: «All’attacco» dice ancor più convinto,«per vincere, come sempre» .
RIENTRO – Luis Enrique ha convocato Osvaldo, ma il percorso per il rientro definitivo appare ancora lungo: «E’ pronto per venire con noi, anche se non è al cento per cento. So bene che i giocatori non vedono l’ora di rientrare in campo, ma dopo un infortunio che li ha tenuti a lungo fuori devo parlare con medici e fisioterapisti e poi decidere» . Poi un passaggio sui calci piazzati, dai quali la Roma sta traendo vantaggi: «Ci vuole massima concentrazione, sia in attacco che in difesa. Più le cose vengono bene e più aumenta la fiducia, mia e della squadra» .