(Corriere dello Sport) Luciano Spalletti promuove la nuova Roma. Lo ha fatto intervenendo ai microfoni di Teleradiostereo dove, tra gli altri, dall’altra parte del microfono c’erano suoi due ex allievi giallorossi, Panucci e Tonetto, due dei titolari di un periodo in cui la Roma ha giocato un calcio bellissimo, vincendo tre coppe e sfiorando uno scudetti che, peraltro, avrebbe meritato. Spalletti è ancora molto legato alla città e alla Roma, la segue con grande interesse pure da San Pietroburgo dove, sulla panchina dello Zenti ha vinto tutto e vuole continuare a farlo: «So bene il rapporto che ho e le emozioni che condivido con il popolo romanista. Sono stati quattro anni di vita personale. Quattro anni a quei livelli lì, con quella forza lì che ti entra dentro e ti corrode e ti porta via ogni altro pensiero… Quando te li dimentichi? Te li porti sempre con te. Guardo sempre volentieri la Roma e spero che vinca sempre. In questa nuova Roma mi sembra ci siano persone che stanno lavorando e che lavorano con coerenza. Per cui poi è nel lungo tragitto che si possono fare valutazioni. Bisogna rispettare il modo di lavorare, dare la possibilità di farlo, poi si vedrà. Mi sembra si sia lavorato bene sul mercato e che ci sia un’idea e un’espressione di gioco coerente. Spero riescano nelle loro idee. Lasciate lavorare Luis Enrique, che vuole fare un bel calcio e che i giocatori ne parlano bene. Si vede che vuole fare spettacolo, ma nel calcio contano i risultati. Non ho mai avuti sulla permanenza di De Rossi, però poi non so cosa sia successo, non conosco situazioni ed equilibri. Vengono coinvolte varie sfaccettature che non posso sapere»