(A. Catapano) – Corner di Totti, inserimento e colpo di testa di Juan.Praticamente, un deja vu. Il brasiliano si ripete, così aveva segnato a Cagliari, così ieri ha trafitto l’amico e connazionale Julio Cesar. «Merito di Totti – al solito Juan fa professione di modestia -, lui batte gli angoli in modo meraviglioso. E poi – racconta -, noi lavoriamo ogni giorno tantissimo sui calci da fermo. Non è un caso, sono schemi provati a Trigoria».
Tante feste Molto felice, Juan. Come i suoi compagni, che tweettano all’impazzata (Bojan, Jose Angel e Gago all’unisono: «Grande vittoria, che allegria oggi per noi e i tifosi»). Perfino ad uno schivo come Juan ieri è venuta voglia di farsi un giretto sotto la Sud, dopo il gol. «Ora le cose vanno molto bene, sono contento. Ma ho sempre dato tutto, in partita e negli allenamenti».
Due in uno Già, ci ha messo un po’ a convincere Luis Enrique, ma da quando tra i due è scoppiato l’amore (e complici onestamente il crac di Burdisso e il flop di Kjaer) la Roma non può più fare a meno del brasiliano che ha ripreso il suo posto nella squadra giallorossa. Difensore e goleador, due giocatori in un corpo solo, nemmeno più l’incubo degli infortuni muscolari che erano la sua croce. «Sto bene, come il resto della squadra. Bello vincere in questo modo contro l’Inter, lavoriamo tutta la settimana per vivere giornate così».
E zero polemiche Meglio, molto meglio dell’imbarcata presa a Cagliari, soprattutto per la tenuta difensiva. Ma oggi è giorno di celebrazioni, Juan evita di ripetere la sua opinione sul modulo un po’ ballerino di Luis Enrique, si limita a dare voce alla speranza di tutti i tifosi romanisti: «Da Catania in poi, dobbiamo e possiamo continuare così». Basta ricadute, please.