(M.Cecchini) – L’istantanea del match arriva al 24′ del primo tempo. A dispetto del -2 segnalato dal termometro, Giuseppe Sannino si toglie giaccone e cappellino per restare con addosso una giacchettina così striminzita da far venire freddo solo a guardarlo. Ne ha ben donde, visto che il suo Siena un minuto prima ha sciupato la terza palla gol di fila. Perciò, se alla fine il risultato premia i toscani per 1-0, grazie al rigore realizzato da Calaiò su rigore propiziato da un fallo di Kjaer su Destro, significa proprio che – fatti salvi i meriti dei padroni di casa – la Roma stavolta è poca cosa, tant’è che la decima sconfitta stagionale zavorra quello che sarebbe potuto essere il primo aggancio alla zona Europa. La Roma, al solito, fa la partita, anche se Totti va a corrente alternata, Borini è in flessione e la mediana, orchestrata in prima battuta dal tenero Viviani, muove la palla con poca velocità. Nonostante Pjanic e Simplicio tendano a stringersi per agevolare le discese di Rosi e Josè Angel, ad innescare la maggior parte dei pericoli è Lamela. Il 73% di possesso palla giallorosso della prima frazione, però, alla fine produce un solo tiro in porta su punizione, mentre il Siena, come detto, si trova tre volte a tu per tu con Stekelenburg, ma Destro (due volte) e Calaiò (una) non riescono ad inquadrare la porta. Torna Osvaldo La ripresa comincia in modo più o meno analogo, ma stavolta a dare concretezza al Siena ci pensa uno sciocco fallo di Kjaer, subentrato all’infortunato Juan. Destro, servito da Brienza, infatti viene atterrato dal danese e dal dischetto Calaiò non perdona. Ci si aspetta un arrembaggio Roma, ma il primo tiro verso lo specchio arriva solo 31′ più tardi, quando Borini impegna Pegolo. In questo lasso di tempo Luis Enrique prima rilancia Osvaldo al posto dello spento Totti, poi inserisce Bojan per una trazione anteriore che vede Lamela passare da trequartista a interno di una mediana con una età media di 20 anni (Viviani, Pjanic e lo stesso argentino) e infine piazza Kjaer centravanti della disperazione. Tutto ciò, causa circolazione di palla a ritmi dopolavoristici, non produce nulla, e buon per la Roma che le (troppo) prudenti sostituzioni di Calaiò, Destro e Giorgi sterilizzino le ripartenze del Siena, che torna al tiro solo nel recupero con Angelo. (…)