Nella settimana che porterà alla sfida di campionato Atalanta-Roma, la redazione di Gazzettagiallorossa.it ha contattato il centrocampista della squadra bergamasca, Giacomo Bonaventura, per fare una panoramica sul match e sulla situazione dei nerazzurri. Ecco le sue parole:
Atalanta-Roma?
“Sarà una partita difficile perché è una squadra che gioca bene e noi vogliamo vincere. Quest’anno non abbiamo ancora fatto risultato contro un grande, questa volta cercheremo in tutti i modi di farlo”.
L’Atalanta sembra in calo. Cosa vi è successo?
“Abbiamo fatto un campionato discreto e magari ci sta che in un periodo i risultato possano calare. Sono convinto però che dobbiamo continuare a lavorare così per raggiungere la salvezza il primo possibile”.
Calcioscommesse?
“Se siamo partiti così bene è perché avevamo la voglia di dimostrare che le cose dette e scritte su di noi non erano vere. La promozioni noi ce la siamo meritata sul campo. Il ringraziamento va a chi c’era l’anno scorso e chi è arrivato quest’anno a darci una grande mano”.
Colantuono?
“Il mister è sempre pronto a motivarci, ci da sempre la carica giusta e prepara bene le partite. E’ stato anche merito suo se siamo partiti così bene in questa prima parte di stagione”.
Luis Enrique?
“Io sono un fan del Barcellona e Luis Enrique lo seguivo anche l’anno scorso quando allenava la squadra B. Lo stimo tantissimo e mi piace come gioca è ovvio che ci vuole un po di tempo perché non è facile portare le sue idee in serie A. Tanti giocatori non sono abituati, sicuramente ci vorrà del tempo: si è visto quello che ha portato lui e in futuro può essere importante”.
Un giudizio sulla tua prima parte di stagione e sul proseguo.
“Ero partito forte nelle prime partite. Ho giocato e fatto belle prestazioni, poi sono stato troppo altalenante e il mister mi ha fatto giocare di meno. In futuro spero di poter dare del mio meglio e giocare con continuità per dimostrare il mio valore”.
Fabio Borini?
“Conosco Fabio e sono contentissimo per le sue prestazioni. E’ un bravo ragazzo che merita di essere alla Roma, perché li ha veramente la possibilità di esprimersi al meglio. Roma e Atalanta sono le due società in Italia dove si danno più possibilità ai giovani. Luis Enrique in oltre ha dimostrato di credere molto in lui e nei giovani in generale”.
700 presenze di Totti?
“Ci sono davvero poche parole per un campione come lui. Fin da piccolo mi sono sempre piaciuti i numeri 10 e lui è stato uno dei miei idoli. Io penso che chi sa giocare come lui, deve continuare fino a che può”.
Un giudizio su Gabbiadini?
“E’ forte speriamo che possa esplodere per il bene suo e dell’Atalanta. Ha un grande futuro”.
A cura di Flavio Festuccia