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GAZZETTA GIALLOROSSA. Crespo: “Non sono arrivato a Roma perché la società stava cambiando; pronostico? Questa volta vince il Parma”

Hernan Crespo

E’ stato tante volte affiancato alla società giallorossa, ma alla fine non è mai arrivato. Oggi, a poche ore dalla partita dell’Olimpico, Hernan Crespo ha  espresso un giudizio sulla partita. Queste le sue parole:

Tu hai dichiarato di aver baciato solo due maglie?

“Gli amori non si scordano mai e certi legami non si sciolgono. Non sono il tipo che bacia facilmente una maglia dopo un gol”.

Si è parlato tante volte di un possibile passaggio alla Roma.

“I contatti ci sono stati in più occasioni e non siamo mai stati in sintonia. Sono orgoglio di aver indossato la maglia della Lazio ma infondo il calcio è fatto così. Non posso negare che ci sono state le possibilità prima del mio passaggio all’Inter e poi dopo, ma la società in quel momento stava cambiando e i tempi non sono stati consoni. La Roma è una società affascinante senza dubbio”.

Impressioni sulla squadra di Luis Enrique?

“Per me è un bellissimo progetto quello che sta facendo la società con Lui Enrique. E’ un modo nuovo di fare calcio e non è semplice, per questo tante volte si perdono punti per la mancanza di esperienza dell’allenatore e dei giocatori. Credo sia una cosa innovativa e interessante dalla quale bisogna imparare. E’ un lavoro a lungo termine e la Roma migliore si vedrà il prossimo anno”.

Situazione Parma?

“E’ una squadra ostica che non regala un centrimetro e che sa che deve giocare per ottenere punti, che non gli avanza niente e non regala niente. Il Parma aspetterà e cercherà di colpire in contropiede. Non è una novità che le squadre che giocano all’Olimpico aspettano la Roma”.

Giudizio su Lamela.

“Sono molto contento perché ero molto preoccupato per lui, perché è un ragazzo giovane che è stato pagato tanto. Non pensavo ad un suo approccio così esplosivo al calcio italiano. Avevo paura che non lo avessero aspettato conoscendo l’ambiente di Roma. Ha un potenziale che non ha fine, è molto giovane e sono convinto che la Roma ha fatto un ottimo affare anche a livello economico: un giorno si ritroverà un giocatore con un valore infinito”.

River Plate?

“E’ stato un momento storico negativo che non è paragonabile a nulla e chi ama il calcio non se lo può spiegare. L’Italia si divide in tante tifoserie, l’Argentina è 50% Boca, 50% River e quindi metà degli argentini sono stati tristi. E’ stata una cosa molto dura da digerire”.

Nuova avventura in India?

“E’ una realtà che non ha a che vedere con il calcio vero. Il resto sono tutti inviti a ex giocatori: da Cannavaro a Pires, passando per Okocha. Ci si diverte, ma non ha nulla a che fare con il calcio giocato”.

Il tuo gol più bello?

“Ogni gol è come se fosse un figlio, è difficile sceglierne uno perché tutti sono figli di uno sforzo e di un lavoro. Me li ricordo tutti quanti”.

I gol nella finale di Istanbul?

“Oggi ho imparato un po a digerire la cosa. Non è facile arrivare a certi traguardi, io ho avuto la fortuna e la possibilità di giocare in grandi squadre con le quali ho segnato tanti gol in finale. Ad Istanbul non sono bastati, ma sono fiero di aver dimostrato di essere all’altezza della competizione”.

Pronostico Roma-Parma?

“E’ difficile, vorrei che vincesse il Parma anche perché è successo solo una volta e credo sia ora che torni a vincere all’Olimpico”.

Fonte:  GazzettaGialloRossa  – RadioIes

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