Che la Roma sia una squadra che “resusciti anche i morti” lo si sa da tempo. Che prenda gol dai giocatori più anonimi e sconosciuti del panorama calcistico europeo è un abituè ormai. Ma un altro vizio, divenuto da qualche anno a questa parte storico della compagine giallorossa, è quello di farsi segnare dai suoi ex. Se stessimo qui ad elencarli tutti faremo notte e, probabilmente, ci perderemmo anche l’ennesimo gol dell’ex di stasera, di uno che ormai “castiga” la Roma da anni a ripetizione: Daniele Conti. Figlio d’arte (suo padre Bruno è stato per anni bandiera della Roma), nato a Roma 9 gennaio 1979 e cresciuto nel settore giovanile giallorosso, venne ceduto in comproprietà al Cagliari nell’estate del 1999. Oggi, capitano e uomo simbolo del club sardo, Daniele Conti vanta ben 38 reti con la maglia rossoblu, di cui ben 5 ai giallorossi. Tutto ebbe inizio nella stagione 2008-2009, in un Roma-Cagliari andato in scena allo Stadio Olimpico: da quel giorno ad oggi, negli ultimi quattro anni non esiste una partita tra Roma e Cagliari nella quale Conti non abbia fatto gol. Dunque un abitudine ormai quella di segnare ai giallorossi, che Daniele Conti vive come una sorta di rivincita contro quella società che lo scartò per dar spazio ad altri giovani del vivaio. Una rivincita che Daniele Conti potrà riprenderesi anche stasera: infatti nella partita di domenica scorsa contro il Milan, Conti, secondo quanto riportato dal telecronista di Mediaset Pierluigi Pardo, avrebbe chiesto espresamente a Ballardini di non giocare con i rossoneri, non perchè veniva da un’infortunio, ma perchè diffidato, in caso di giallo, avrebbe saltato la sfida contro la Roma. Giallo che non è arrivato e questa sera Conti sarà lì, al centro del campo, con la fascia di capitano, a dar battaglia contro la sua ex squadra di cui si professa tifoso, anche se i suporters giallorossi non è che gli credano molto…
A cura di Edwin Iacobacci