A poche ore dai 25 minuti finali di Catania-Roma, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato l’esperto allenatore Eugenio Fascetti, per spiegare come un tecnico prepara i suoi giocatori ad un match del genere. Ecco le sue parole:
Come si prepara una squadra in questi casi?
“Dal punto di vista tattico e atletico, non c’è un modo preciso per preparare una squadra a giocare solo 25 minuti. Gli allenatori dovranno fare leva sulla testa dei giocatori che in questi casi conta di più, entrambe le squadre dovranno entrare in campo cariche e pronte ad attaccare l’avversario per i poco tempo restante, poi per il resto saranno gli episodi a decidere”.
Sarebbe stato giusto rigiocarla dall’inizio?
“Questo non lo posso sapere, a me non è mai successa una cosa del genere, ma l’unico pensiero che mi viene in mente in questi casi è che purtroppo c’è un regolamento, e che ai miei tempi non era così. Per me sarebbe giusto rigiocare i 90 minuti interi, perché non si può dividere un match in due parti di cui una sotto un nubifragio e una di soli 25 minuti. Anche se non sarebbe giusto far ripartire una partita dall’inizio quando vinci 3-0”.
Catania potrebbe rappresentare la svolta per i giallorossi?
“A me piace il coraggio che hanno avuto la società e l’allenatore nel buttarsi in un progetto, ma non so quanto potrà essere vincente. Non mi piace questa idea di lasciare tanto spazio agli avversari come fa la Roma. Non sarà solo Catania, ma tutto il campionato a dire se la Roma potrà diventare grande veramente”.
A cura di Flavio Festuccia