A poche ore dalla vittoria contro l’Atalanta, con conseguente passaggio ai quarti di finale del Torneo di Viareggio, il portiere della Primavera giallorossa, Mirko Pigliacelli è intervenuto sulle frequenze di RadioIes sui 99,8, nella trasmissione “La città nel pallone”. Ecco le sue parole:
Salto di qualità contro l’Atalanta?
“Non siamo partiti forse alla grandissima, ma ci siamo rimessi subito in carreggiata. Siamo una squadra che può puntare a grandi successi, l’anno scorso il Viareggio non è andato come ci aspettavamo, però quest’anno ci riproviamo perché abbiamo la certezza di avere un gruppo formidabile: vediamo come andrà”.
Dalla prima partita, alla sconfitta con il Santos Laguna fino all’Atalanta, qual’è stata la molla?
“Nella prima partita avevamo fatto molto bene ed eravamo andati in vantaggio, poi avevamo subito il pareggio ed eravamo riusciti a vincere all’ultimo. Contro i messicani non siamo entrati proprio in partita e abbiamo perso la gara, ma noi siamo consapevoli del nostro gruppo e chi gioca e chi non gioca da sempre il massimo per questa squadra”.
Segreto del collettivo?
“Non penso ci sia un segreto. Siamo un gruppo unito, siamo tutti ragazzi che stanno bene insieme e la sera dopo cena siamo tutti insieme, si ride si scherza, forse questa è l’arma in più che ha questa squadra. C’è un unione di intenti e tutti vogliono dare di più. Siamo una squadra compatta sia con i più piccoli e con i nuovi. Con Nego per esempio ho un rapporto un po più stretto, ma anche Nico Lopez si è integrato benissimo, sta col gruppo e sta imparando un po di italiano. Ferrante è un bravissimo ragazzo con la stessa voglia che abbiamo tutti noi di fare bene, anche lui si è integrato benissimo, ma è facile integrarsi in un gruppo che non ha pregiudizi come il nostro. L’importante è stare bene tutti insieme e questo è lo spirito che una squadra giovanile deve avere”.
Hai avuto modo di vivere anche lo spogliatoio della prima squadra: differenze ?
“Sono due allenatori preparatissimi che vogliono fare il massimo per la categoria che fanno. Ho avuto modo di conoscere Luis Enrique questa estate in ritiro e mi sono subito trovato bene con la sua mentalità di gioco che è molto giovane e va verso il futuro. Mister De Rossi lo conosco ormai da qualche anno e con lui mi trovo benissimo: differenze non ne trovo, entrambi cercano sempre di tenere la palla e il pallino del gioco. E’ un allenatore prontissimo che potrebbe fare bene in qualsiasi società”.
Ciciretti-Verre?
“Sono due ottimi calciatori e due ottimi compagni che quando scendono in campo vogliono dare il massimo per la maglia per portare a casa il risultato. Sono due ragazzi da lodare e che fanno la categoria molto bene”.
Fonte: RadioIes