Era nell’aria, ma da ieri è ufficiale. Simone Perrotta e la Roma si sono legati per un altro anno ancora, prolungando una storia d’amore iniziata 8 anni fa e che, anno dopo anno, è diventata sempre più bella. Lui, Simone Perrotta, nato ad Ashton il 17 settembre ’77, è uno di quei giocatori che ti conquistano piano piano, con quella serietà e quella professionalità che nel calcio di oggi sono doti assai rare. Un calciatore arrivato a Roma dal Chievo nell’estate del 2004 per accomodarsi in panchina, ma che poi in panchina non ci è mai seduto. Perchè piano piano con quella grinta e quell’umiltà che lo contraddistinguono si è inserito negli schemi di quella Roma “spallettiana” che con il suo gioco faceva impazzire il mondo. Piano piano e a testa bassa è diventato uno degli idoli indiscussi del tifo giallorosso, grazie a quella grinta che ogni volta che scende in campo mostra e per quella gamba che non toglie mai…piuttosto se la farebbe amputare! Un calciatore riservato ma allo stesso tempo solare e pronto alla battuta, così come il suo compagno di squadra e capitano Francesco Totti, a cui Perrotta deve tanto calcisticamente parlando. Grazie al Capitano ed ai palloni messi sui suoi piedi con il contagiri da quest’ultimo, il numero 20 giallorosso ad oggi ha segnato ben 34 reti in 225 presenze in gare ufficiali con la maglia della Roma. Non male se a queste ci si aggiunge anche una Coppa del Mondo. E sapere che un giocatore come lui abbia prolungato il suo contratto per un altro anno ancora, senza mai blaterare, nonostante i pochi minuti giocati durante l’attuale stagione gli fa soltanto onore. Ed onorati sono i tifosi giallorossi di avere in squadra un campione di questo calibro, sempre quadrato e mai esagerato in ogni gesto ed in ogni dichiarazione, e, in campo, sempre pronto a sudare ed a lottare fino alla fine per quella maglia che indossa.
A cura di Edwin Iacobacci