(Corriere dello Sport) – La Roma va incontro ai suoi tifosi. O almeno ci prova. E allora ecco un’altra iniziativa, o meglio campagna.
L’Atalanta non si è attivata per far sì che i possessori della tessera del tifoso possano comprare un altro biglietto per un conoscente? «Allora aspettiamo che l’Osservatorio torni sulla sua proposta e puntualizzi un po’ meglio» fanno sapere da Trigoria. Qui non si tratta di villaggi ospitalità per i tifosi, o di mini-abbonamenti, strade che la Roma ha già intrapreso, iniziative andate a buon fine. Ma da tre settimane l’Osservatorio ha stabilito che i possessori della tessera del tifoso (la Privilege Card, nel caso dei romanisti), presentando una fotocopia del documento di un conoscente che la tessera non ce l’ha, possano acquistare il secondo biglietto. La Roma lo ha fatto con il Parma e ha ricevuto lo stesso trattamento al Franchi di Siena. L’Atalanta, per domenica prossima, ha detto no. «Possono farlo ma noi non ci perdiamo d’animo, come sempre quando si tratta dei nostri tifosi – continuano i responsabili giallorossi – anche perché se vogliamo progredire dobbiamo andare in questa direzione» .
PUBBLICO – La direzione degli stadi pieni, per quanto ancora vecchi e scomodi. Ma se proprio l’Osservatorio vara alcuni provvedimenti in tal senso (oltre a quello dell’amico, anche la tessera sanitaria o il codice fiscale come documenti validi per gli under 14) la Roma non comprende perché sia arrivato il no del club di Bergamo: «Rispettiamo la decisione, ma sicuramente non capiamo le motivazioni» chiudono da Trigoria. L’interesse dei tifosi è al centro del progetto della nuova Roma, che da questa stagione si muove secondo iniziative tipiche dello sport americano: il pubblico è il fulcro del sistema, nel basket, come nel football, per arrivare al baseball e all’hockey.E alla fine anche al calcio. La Roma resta in attesa, ma come fu per il carnet di biglietti (alla fine è arrivato l’ok e l’iniziativa ha avuto un buon successo) è intenzionata a capire fino in fondo come poter far sì che tutti i club accettino e mettano in atto quanto stabilito dall’Osservatorio.