Di Buenos Aires il primo, di Lomas de Zamora il secondo. Uno con il 9 sulle spalle, l’altro con il 19 sulla casacca. Si tratta di Pablo Daniel Osvaldo e German Denis, i due attaccanti di Roma ed Atalanta che, a colpi di mitraglia e di carrarmato, domenica dopo domenica stanno bucando le trincee nemiche, gonfiando le reti di tutti gli stadi e facendo letteralmente impazzire le rispettive curve. Due calciatori grintosi, nelle cui vene scorre lo stesso sangue, quello argentino, quel sangue che ti infonde quella carica e quella cattriveria che ti spingerebbero ad entrare in porta con tutto il pallone demolendo la difesa avversaria. Due combattenti dal cuore tenero fuori dal campo, che domenica si sfideranno per la prima volta in carriera, sul manto erboso dello Stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, cercando di portare, a suon di gol, le rispettive compagini fino alla vittoria.
PABLO DANIEL OSVALDO
Pablo Daniel Osvaldo nasce il 12 gennaio 1986 a Buenos Aires. L’attaccante argentino inizia a giocare a calcio nel 1995, a 9 anni, nel settore giovanile del Lanùs. Nel 1999 si trasferisce al Banfield e l’anno successivo all’Huracan, squadra del campionato argentino di seconda divisione, sempre nelle giovanili. Il suo fiuto del gol ed il suo talento sotto porta impressionano i dirigenti del club argentino che lo portano in prima squadra, con cui esordisce nel 2005 e colleziona ben 33 presenze ed 11 gol. Il suo nome inizia a circolare anche in Europa, nel calcio che conta, e nel 2006 arriva in Italia all’Atalanta, coronando un sogno. L’esperienza italiana però, fra Bergamo, Lecce, Firenze e Bologna non è delle più rosee e nell’estate del 2010 viene acquistato dall’Espanyol. In Spagna rinasce completamente: ben 17 le reti segnate nel primo anno di Liga. 17 reti che non sono passate inosservate, ma colpiscono sopratutto Luis Enrique e Sabatini, che lo vogliono fortemente alla Roma. Con la maglia giallorossa in questo inizio di campionato, Osvaldo ha “smitragliato” già 7 volte sotto la Sud, stregando parte della tifoseria con quella grinta e quella cattiveria che a Roma fanno impazzire.
GERMAN DENIS
German Gustavo Denis nasce il 10 settembre 1981 a Lomas de Zamora, Argentina. Soprannominato “El Tanche” (in italiano “il carrarmato”) è un classico centravanti di peso, che viene utilizzato perlopiù come prima punta. È capace di fare reparto da solo: sa difendere il pallone, aiutare la squadra ad avanzare e fornire assist ai compagni inoltre; è abile nel gioco aereo come tiri al volo e colpi di testa. Fa il suo esordio nel calcio professionistico nel 1997 nel Talleres de Remedios de Escalada, squadra di cui è tifoso, nella Primera B Metropolitana, divisione regionale della terza serie argentina. Dopo i primi anni in argentina, nel 2002 viene acquistato da Cesena, con cui disputa due stagioni collezionando 29 presenze e 3 gol all’attivo. Dopo l’esperienza con il club romagnolo, nel 2003 torna in patria per vestire la maglia dell’Arsenal de Sarandì. Dal 2003 al 2008 inizia per lui un giro di prestiti in vari club argentini, con cui segna più di 50 reti in 3 anni. Il suo fiuto del gol e la sua potenza fisica non indifferenti non passano inosservati e, nell’estate del 2008 il Napoli decide di puntare sul ragazzo. Con il club partenopeo l’esperienza non è delle più rosee: in fatti nonostante le 63 presenze ed i 13 gol messi a segno, Denis non si sente a suo agio e, nel 2010, viene mandato in prestito all’Udinese. Dopo una stagione in Friuli, tornato a Napoli, “El Tanche” viene mandato di nuovo in prestito al nord, questa volta a Bergamo: con l’Atalanta il calciatore rinasce completamente, segnando fino ad ora 12 reti in 23 partite giocate e facendo letteralmente impazzire la curva nord dell’Atleti Azzurri d’Italia.
I VOTI DEI DUE ATTACCANTI
FIUTO DEL GOL: Osvaldo 8.5 / Denis 9
TECNICA: Osvaldo 8.5 / Denis 7.5
TIRO: Osvaldo 8 / Denis 7.5
VISIONE DI GIOCO: Osvaldo 8.5 / Denis 7
GRINTA: Osvaldo 10 / Denis 9
A cura di Edwin Iacobacci