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IL MESSAGGERO. Operazione Champions

Luis Enrique

(U. Trani) – C’è modo e modo di affrontare la corsa Champions e senza far caso alla scaramanzia.

La Roma, anche se con posizioni diverse tra i tesserati, si sente dentro, ancor di più dopo i risultati delle rivali nell’ultimo weekend. Il terzo posto, buono per giocare i preliminari, è l’obiettivo della nuova proprietà e della squadra: bisogna recuperare 4 punti e le gare a disposizione sono 14.

Il più esplicito, sul ruolo della Roma in questa stagione in cui ha il record dei debuttanti (11) tra le squadre di serie A, è stato Daniele De Rossi, dopo il successo di domenica pomeriggio contro il Parma: «E’ un dovere arrivare terzi, anche perché non siamo inferiori all’Udinese e alla Lazio», cioè le due formazioni che si dividono il terzo gradino del podio in questo momento e che stanno rallentando. A dar forza al pensiero del vicecapitano, l’intervento di Walter Sabatini: «Se lo dice lui che difficilmente sbaglia, vuol dire che ci proveremo. Da Bergamo comincia per la Roma un mini torneo, sta a noi creare i presupposti per arrivare terzi. Pensiamo a noi e non alle altre, dunque».

Il perfetto equilibrio che emerge a Trigoria sul risultato da centrare, si certifica dalle parole di chi, al contrario dei più espliciti De Rossi e Sabatini, preferisce viaggiare a fari spenti verso il traguardo. Così il refrain di Luis Enrique non cambia: «A fine stagione vedremo quale sarà il nostro piazzamento. Io ho la mia filosofia: per diventare grandi bisogna lavorare duro in settimana per preparare le partite. Io voglio vincerle tutte. Ma penso solo alla prossima e non a quello che accadrà più avanti, nei tre mesi che mancano alla fine del campionato». E Franco Baldini sceglie lo stesso percorso dell’asturiano: «Bisogna vincere, di qui alla fine, il maggior numero di gare». Nessuno di loro, a cominciare da Luis Enrique che si concentra su un impegno alla volta, guarda però al calendario. Nè a quello della Roma nè alle scadenze delle rivali (…) Ma le tappe fondamentali del mini campionato a cui fa riferimento il ds Sabatini saranno all’Olimpico.

Perché gli scontri diretti si giocheranno tutti in casa, iniziando proprio con il derby del 4 marzo, giornata numero 26. Anche l’Udinese, l’altra terza, e il Napoli, sesto e staccato di un punto, verranno nella Capitale a giocarsi l’ultimo posto disponibile per la prossima Champions, la formazione di Guidolin al 32° turno e quella di Mazzarri al 35°. La Roma, dopo i risultati delle gare d’andata, è in svantaggio sia con la Lazio che con l’Udinese negli scontri diretti (contano quelli in caso di arrivo, all’ultima giornata, a parità di punti): due sconfitte quindi da cancellare, rispettivamente 1-2 e 0-2. In vantaggio, invece, con il Napoli, la squadra probabilmente più pericolosa e nonostante il lieve distacco in classifica, grazie al 3-1 di dicembre al San Paolo. E con l’Inter, dopo il 4-0 del 5 febbraio. Nei 7 viaggi, spiccano le gare contro il Milan e la Juve che si stanno giocando il titolo (…)

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