(U.Trani) – C’è solo da vergognarsi. Perché a Bergamo la Roma perde la partita e soprattutto la faccia: 4 a 1 per l’Atalanta, giallorossi che chiudono la gara in nove.Espulsi Osvaldo e Cassetti che, insieme con Gago, salteranno il derby di domenica per squalifica. (…) Anche Luis Enrique è responsabile del crollo tecnico e caratteriale del gruppo. Giocatori nervosi e deconcentrati in campo e fuori.Perché De Rossi e Kjaer non finiscono nemmeno tra i diciotto in lista: vanno in tribuna, con il muso lungo, puniti dall’asturiano per i rispettivi comportamenti poco professionali. Un ritardo alla riunione tecnica. Un po’ poco per un’esclusione che costa tanto. L’undicesima sconfitta stagionale della Roma, la nona in campionato, è la peggiore di questa gestione, il terzo posto è a sette punti. Nel 2012, in 5 trasferte, compresa quella di Torino con la Juve in Coppa Italia, 4 ko e solo 1 punto a Catania. Il deprimente rendimento esterno incide sulla classifica. La corsa alla zona Champions, al terzo posto, rischia di essere definitivamente compromessa. Le scelte di Luis Enrique, stavolta, sono autolesionistiche. Messi in castigo Kjaer e De Rossi, la squadra entra in partita quasi condizionata dall’assenza del secondo, leader e riferimento del gruppo. Con Totti assente per squalifica, davanti il tridente inedito con Lamela trequartista poco dietro a Borini e Osvaldo. Ma è il centrocampo a non convincere: Marquinho è fuori dal coro. Dietro Juan e Rosi girano il film dell’errore sin dai primi minuti. L’inizio della Roma è insomma disastroso, anche la ripresa sarà poi addirittura peggio per le espulsioni di Osvaldo e Cassetti che avrebbero dovuto almeno non perdere la testa. Il lato destro sbanda. Juan è lento, Rosi spesso fuori posizione. Marilungo, saltando Juan dentro l’area di rigore, centra di destro il palo più vicino. Al decimo, però, non sbaglia. Juan a centrocampo permette a Denis di fermare il pallone e lanciarlo in profondità per Marilungo che arriva davanti a Stekelenburg e di piatto destro firma l’1 a 0. L’Atalanta, con il suo 4-4-2 prudente, adesso può proseguire la sua gara d’attesa. Due linee da quattro nella propria metà campo, basse davanti all’area di Consigli. I giallorossi, straniti dal gol incassato come al solito in contropiede, faticano nell’impostazione. (…) Lamela, da trequartista, prova a buttarsi dentro la difesa nerazzurra. Sprint e tecnica. Pjanic parte male, Marquinho è impacciato. Il brasiliano perde ingenuamente palla in fase d’attacco e non riesce a farla arrivare a Gago che commette fallo su Marilungo: l’attaccante finisce a terra ma riesce a servire lo stesso Denis. Uno-due del centravanti con Moralez che, approfittando della dormita di Juan e nella circostanza anche di Heinze, infila in area per l’argentino. Denis è solo e di sinistro incrocia per il due a zero al ventesimo, festeggiando la prima rete del 2012, mentre Gago, diffidato, viene ammonito e saluta il derby. La Roma, per metà tempo, è alle corde: stordita, non reagisce. Su corner di Moralez e torre di Manfredini, Denis colpisce lento di testa e Stekelenburg blocca. Taddei, il capitano, spinge i compagni a rientrare in partita. Il brasiliano difende e attacca. La catena di sinistra va leggermente meglio di quella di destra. Osvaldo combatte e difende palla. Marquinho sembra un po’ meno timido. Fa tre tiri di sinistro, ma tutti sul fondo. Su quel lato, dove Colantuono perde dopo otto minuti Lucchini che lascia a Bellini, Taddei insiste. Da un suo cross, la girata di sinistro di Osvaldo intercettata da Borini, lesto a colpire di destro: Consigli è incerto, la Roma dimezza lo svantaggio al minuto trentasei. Per l’attaccante è il settimo gol in questo torneo, l’ottavo stagionale: diventa il miglior marcatore giallorosso. Il finale di frazione è almeno decente. Nel recupero Marquinho, da posizione favorevole a centro area calcia ancora di sinistro, ma Stendardo devia in angolo. Nella ripresa la Roma si arrende definitivamente. Rosi, infortunatosi a fine del primo tempo per una testata di Moralez, resta negli spogliatoi. Tocca a Josè Angel, con Taddei che si sposta a destra. Lo spagnolo lascia scoperta la sua zona, Denis scambia con Marilungo che salta Hienze e mette in mezzo per il facile tocco dell’argentino per il 3 a 1 dopo meno di due minuti. Osvaldo scalcia all’ottavo Cigarini: il quarto uomo Celi avverte l’arbitro Damato che caccia l’italoargentino e perdona invece il centrocampista che reagisce. Luis Enrique sostituisce il diffidato Juan con Cassetti che sbaglia subito un rinvio. Peluso intercetta e lancia in contropiede Denis che segna, in solitudine, per la terza volta al ventunesimo: 4 a 1 e, con la tripletta con cui interrompe il digiuno che durava da due mesi, l’argentino è ora a 15 gol in questo torneo, come Ibrahimovic. Cassetti protesta con il guardalinee Marzaloni e Damato interviene: rosso e la Roma rimane in nove. (…). Ma l’Atalanta, per rispetto, si ferma. Inutile calpestare ulteriormente le macerie giallorosse.