Si doveva vincere contro il Parma e cosi è stato…L’altalenante Roma di questa stagione riesce a portare tre punti a casa, a riacquistare morale e fiducia e soprattutto a restituire il sorriso sul volto del tecnico Luis Enrique. Buona la prova del collettivo giallorosso che riesce a schiacciare un apatico Parma costruito e mal messo in campo da Donadoni: la Roma, come sempre fa possesso palla sfrenetico, ma a differenza delle ultime prestazioni riesce a finalizzare l’azione e a non prendere gol in contropiede dall’avversario. Anche contro i ducali la chiave di volta del gioco della Roma prende il nome di Daniele De Rossi, sempre più protagonista dello scacchiere tattico del gioco di Lucho e troppo determinante per il supporto e l’aiuto che Daniele offre e mette al servizio della squadra, soprattutto della difesa. Da sottolineare anche la prova dell’ottimo Fabio “London” Borini, ancora una volta a segno (sono già sei le sue segnature in campionato) e ancora una volta fondamentale anche come laterale destro del tridente romanista. Il numero trentuno giallorosso, come in ogni gara che ha giocato dall’inizio dell’anno, si danna l’anima e corre su ogni pallone, mettendo grinta e determinazione al servizio dei compagni e della squadra, allontanando dalle menti dei tifosi della Roma le immagini delle svogliate ed assonnate prove di Vucinic e Menez.
IL MIGLIORE:
Borini su tutti ancora una volta merita la “palma del migliore” in campo. Corre, corre, corre e non si ferma mai l’ex di turno. Al venticinquesimo con uno splendido diagonale regala il vantaggio e il gol vittoria alla Roma: Fabio sfrutta l’ottimo assist e con una precisa sciabolata trafigge Mirante e inizia la sua esultanza “dal coltello fra i denti”. Arrivato quasi per caso, Borini in poco tempo si è ritagliato, a forza di chilometri percorsi sul campo, un posto da titolare fisso e una grande considerazione da parte di tutto il popolo giallorosso e magari, perchè no?, anche del ct della Nazionale Cesare Prandelli. Corri Fabiè (direbbero in Curva Sud) la vita è un mozzico.
IL PEGGIORE:
Quando si vince e non si subiscono gol e tiri in porta contro è difficile trovare un peggiore in campo. Per quello che riguarda l’avversario invece, non possiamo nascondere le difficoltà manifestate dal gruppo Donadoni: lecita più che mai nel dopo gara la domanda “ma Donadoni cosa ha fatto nella settimana pre Roma-Parma?”. Messa veramente male in campo la squadra ducale dall’ex tecnico della nazionale che è sembrata assemblare, in tutto e per tutto, le caratteristiche negative del suo allenatore.
A cura di Nicolo’ Ballarin