(F.Bovaio) Cinque gol in undici partite al suo primo anno di serie A e ad appena ventuno anni. Stiamo parlando, ovviamente, di Fabio Borini, ultimo colpo messo a segno nel mercato estivo dalla Roma, proprio a pochi minuti dalla chiusura ufficiale delle trattative. Dopo gli acquisti di Stekelenburg, Osvaldo, Gago, Pjanic, Bojan, Heinze e Lamela, nessuno si accorse del ragazzo e quasi tutti pensarono che sarebbe venuto nella Capitale solo per fare numero. (…) Ma poi se non gli diamo spazio quando meritano queste ossa quando se le fanno? Per fortuna per la Roma di Luis Enrique non è così, perché il mister crede nei giovani e ha alle spalle una società che su di loro punta decisamente per garantirsi un grande futuro. Così è per Lamela, per lo stesso Bojan e per Borini, appunto, che ieri contro l’Inter ha giocato la sua ottava gara da titolare, la quarta consecutiva da quella con il Cesena in poi.Complice l’infortunio di Osvaldo e dopo aver battuto la concorrenza di Bojan per prenderne la maglia, il ragazzo ha saputo ripagare la fiducia concessagli dall’allenatore segnando quattro reti: una ai romagnoli, una a Cagliari e la doppietta di ieri. Quella che ha contribuito a fissare il 4-0 all’Inter al termine di una gara perfetta. Per la Roma di quest’anno è stata la seconda vittoria con quattro reti di scarto dopo quella con il Cesena e la prima all’Olimpico contro una delle grandi del campionato dopo la sconfitta con il Milan e l’1-1 con la Juve. Allargando il discorso anche alla partite giocate in trasferta il 4-0 rifilato all’Inter è stato anche il primo successo dei giallorossi contro una delle squadre che li precedono in classifica dopo le sconfitte con Lazio, Milan e Udinese e il pareggio con la Juve. Insomma, ieri potremmo aver assistito alla svolta del campionato romanista, anche perché con questi tre punti la Roma ne ha recuperati tre a tre concorrenti dirette per il terzo posto: la Lazio, l’Udinese e la stessa Inter. Più gli altri due messi ulteriormente tra lei e il Napoli. Se vincesse a Catania, dunque, salirebbe a quota 37 rientrando pienamente in corsa per il terzo posto, ora occupato dall’Udinese, che a quel punto sarebbe appena quattro gradini più su e con lo scontro diretto da giocare all’Olimpico.