(D. Galli) –Riecco Osvaldo! Solo belle notizie a Trigoria. Potrebbe essere benissimo l’hashtag, il cancelletto che su Twitter serve a indicizzare gli argomenti, i topic di discussione. E invece è il leitmotiv della Roma di questi giorni, un trend positivo, un magic moment senza fine come l’amore dei suoi capitani. Come l’amore della nostra Curva. Il 4-0 all’Inter, il rinnovo di De Rossi e da ieri il ritorno di Osvaldo. Pablo Daniel è tornato ad allenarsi in gruppo. Salterà i 25 minuti e spicci di Catania, potrebbe mancare l’appuntamento (meglio usare il condizionale) lunedì prossimo con il Siena, anche se Luis Enrique potrebbe portarlo in panchina per concedergli qualche minuto a partita in corso. Ma poi c’è il Parma all’Olimpico, forse l’avversario ideale per rivedere la punta italoargentina in campo dal primo minuto. Non è stata l’unica bella novità di giornata. Perché in gruppo s’è visto anche Marquinho, al debutto assoluto con i colori della Roma addosso. Lucho gli ha affidato il fratino bianco. Quello del playmaker, dell’uomo che in partitella non ha avversari perché gioca per entrambi gli schieramenti.
Alla partitella non hanno preso parte i titolari di Roma-Inter, tutti gli eroi del pokerino, quelli che erano scesi in campo dall’inizio. C’erano Simplicio e Piscitella e c’era soprattutto Bojan, che ha marcato il territorio con un gol di razza all’Inter, una prodezza al confine tra potenza e tecnica, un esercizio d’alta classe che potrebbe molto presto mettere in crisi Luis Enrique. Per eccesso di abbondanza là davanti. Immaginate cosa succederà quando Lucho avrà a disposizione Totti, Lamela, Osvaldo, Bojan e Borini. Chi starà fuori? C’è chi ipotizza già adesso un indietreggiamento di Erik, che andrebbe a fare l’intermedio al posto di Gago. Riesce difficile immaginare che Luis si possa privare però di un calciatore come Fernando, un autentico metronomo del centrocampo, l’ago e filo della linea mediana, oltre che un giocatore osannato domenica dalla Curva Sud. Problemi, questi, che si porranno più avanti. Il futuro è adesso, il futuro – anzi, il presente – è il Catania e quei venticinque minuti che mancano alla conclusione della partita. Lucho dovrà fare a meno di Totti e De Rossi (che sarà squalificato col Siena), sostituiti prima della sospensione. Quel fenomeno coi guantoni di Stekelenburg difenderà i pali giallorossi.
Poi iniziano i dubbi. Taddei ha fatto un figurone a destra. Potrebbe però giocare Rosi, mentre Rodrigo tornerebbe a sinistra, qualora José Angel non avesse convinto pienamente Luis. Al centro è quasi scontata la coppia Juan-Heinze. Gago farà il De Rossi, Pjanic intermedio, mentre sarà ballottaggio tra Simplicio e Greco per la terza maglia lì in mezzo al campo. Senza il Capitano, il tridente è obbligato: Lamela sulla trequarti, Bojan e Borini davanti. Obbligato. Ma solo per ora. Fino
al ritorno di Osvaldo.