(C. ZUCCHELLI) –L’allenamento di rifinitura in palestra, la notte (facoltativa) a Trigoria, la lista dei convocati stamattina, la partenza per lo stadio subito dopo pranzo, il calcio d’inizio alle 15. La neve ha cambiato i programmi della Roma ma le 24 ore precedenti alla partita di oggi sono state quelle che in genere precedono una partita normale. Solo una differenza: visti i campi completamente bianchi, l’ultima seduta, piuttosto blanda, è stata effettuata in palestra.
Un’ora dopo pranzo in un clima piuttosto sereno, poi i giocatori hanno lasciato il Bernardini e sono tornati a casa. L’appuntamento è per tutti stamattina, come di consueto. A Trigoria a lavorare è rimasto solo Luis Enrique che, già nella notte tra venerdì e sabato, aveva dormito al centro tecnico per evitare di dover andare e tornare a casa sua all’Olgiata. Il tecnico spagnolo sembra orientato oggi pomeriggio a dare fiducia a quella che può essere considerata la formazione tipo della Roma. Pochi cambi quindi contro l’Inter di Ranieri, che aspetterà la Roma per poi ripartire in contropiede e spazio ai giocatori ritenuti in questo momento più affidabili.
E quindi: Stekelenburg in porta, Rosi a destra, Taddei a sinistra, e la coppia Juan-Heinze al centro della difesa. L’argentino, che torna dopo che a Cagliari aveva lasciato il posto a Kjaer, è considerato indispensabile in una partita come questa dove il carattere e la grinta conteranno come e più della tecnica e del talento. Con lui in campo, Firenze a parte, la Roma negli ultimi mesi è sempre andata bene: contro Napoli, Bologna, Chievo, Fiorentina in Coppa Italia e Cesena l’ex Marsiglia ha sempre giocato ed è sempre stato tra i migliori.
Per i compagni, soprattutto quelli più giovani, è una guida e in questo momento non si può prescidere dal suo carisma. Così come non si può prescindere dall’importanza di Daniele De Rossi: il numero 16 torna a guidare il centrocampo dopo quasi un mese di assenza (ultima apparizione in Catania-Roma del 14 gennaio) e ha ormai completamente superato l’infiammazione alla coscia. Con lui ci saranno Gago e Pjanic, quest’ultimo tra i migliori al Sant’Elia e pronto per essere ancora una volta pericoloso sui calci da fermo.
In attacco spazio al tridente formato da Totti, che all’Inter ha segnato per 8 volte in campionato (stesso numero di reti fatte ai loro fratelli laziali), Lamela e Borini, che proprio contro i nerazzurri nella partita d’andata aveva esordito dal primo minuto. Ancora panchina quindi per Bojan.